Martedì 23 Aprile 2024

"Musulmano?". Il figlio di Muhammad Alì fermato in aeroporto

Interrogato per due all'ufficio immigrazione dello scalo di Fort Lauderdale in Florida

Muhammad Ali (LaPresse)

Muhammad Ali (LaPresse)

Fort Lauderdale, 25 febbraio 2017 - Ai poliziotti di frontiera quel nome, dal suono chiaramente arabo, deve aver destato allarme. E così Muhammad Ali Jr, figlio 44enne della leggenda della boxe, è stato fermato all'aeroporto di Fort Lauderdale in Florida con la madre e interrogato per due ore presso l'ufficio immigrazione. A riferirlo il suo avvocato Chris Mancini, precisando che l'episodio è avvenuto lo scorso 7 febbraio, nei giorni dello scontro tra la Casa Bianca e la magistratura americana, per il controverso decreto presidenziale che voleva proibire ai musulmani di 7 Paesi l'ingresso in Usa. 

Muhammad Ali Jr e la madre Khalilah Camacho-Alì stavano rientrando dalla Giamaica. La signora ha mostrato una sua foto con l'ex campione mondiale dei pesi massimi e gli agenti l'hanno lasciata andare, ma il figlio, che non ha precedenti penali e di recente ha ereditato parte della gigantesca fortuna del padre, non aveva alcuna foto con sè. "Sei musulmano? Da dove hai preso il tuo nome?', gli hanno chiesto i funzionari dell'immigrazione. Quando l'uomo ha risposto che, come il padre, era di fede islamica, gli agenti lo hanno sottoposto a un interrogatorio più approfondito. 

"Per la famiglia Ali, è evidente che quanto accaduto è direttamente collegato alle iniziative di Trump per bandire i musulmani dagli Stati uniti", ha detto il legale al Courier-Journal, facendo riferimento all'ordine esecutivo emesso da Trump lo scorso gennaio per vietare l'ingresso negli Usa ai cittadini di sette Paesi a maggioranza musulmana (ordine temporaneamente sospeso da una corte federale, ndr). Mancini, amico personale della famiglia Ali, sta cercando di capire quante persone siano state fermate e interrogate in maniera simile per preparare una denuncia.