Mercoledì 24 Aprile 2024

Canada, attentato in moschea. "Killer studente bianco"

Fermato Alexandre Bissonnette. Site: "Aveva like su Fb a Trump, Le Pen, non jihadista". Premier Trudeau: "Musulmani parte importante della nostra società"

La polizia canadese (archivio)

La polizia canadese (archivio)

Quebec (Canada), 30 gennaio 2017 - Sangue in un attentato in Canada. Sei persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite nella sparatoria avvenuta nella tarda serata di ieri in una moschea di Quebec. In un primo momento la polizia ha fermato due persone per "atto terroristico", poi ha trattenuto solo Alexandre Bissonnette, studente bianco franco-canadese (foto sotto). E' incriminato con sei capi d'accusa per omicidio di primo grado, e cinque capi d'accusa per tentato omicidio. Rilasciato un uomo marocchino, che si è rivelato essere solo un testimone dell'accaduto.

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Secondo i media canadesi che citano persone presenti ai fatti, il killer al momento dell'attacco avrebbe inneggiato ad Allah. Elemento che ha fatto pensare a un atto di matrice islamista. Ma l'identità del fermato pone seri dubbi sull'ipotesi. In base a quanto riporta il Site "Alex B., aveva messo mi piace a Trump, Marine Le Pen e le Forze di difesa israeliane su Facebook, il che rende improbabili legami jihadisti". 

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LE VITTIME - Sono tutti africani i sei morti nella sparatoria. Due vittime sono di nazionalità algerina, una tunisina, una marocchina e altre due provenienti da un Paesi dell'Africa sub-sahariana non meglio specificati. Tutti hanno età compresa tra 35 e 70 anni. 

"ATTO TERRORISTICO" - Il premier Justin Trudeau ha immediatamente condannato "questo attacco terroristico contro musulmani in un centro di preghiera e accoglienza", sottolineando che i "canadesi di fede musulmana sono un importante parte della nostra società". Ecco il tweet, pubblicato sia in francese che in inglese, del premier: "Stasera i canadesi piangono per le persone uccise in un attacco codardo in una moschea a Quebec City. I miei pensieri sono per le vittime e le loro famiglie". E ancora: "È straziante vedere una simile violenza insensata - aggiunge Trudeau in un comunicato  - le forze dell'ordine canadesi faranno il possibile per catturare i responsabili di questo atto e di tutti gli atti di intolleranza".

LE REAZIONI - Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha chiamato il premier canadese per esprimere le condoglianze e per offrirgli assistenza. E il premier italiano Paolo Gentiloni ha ritwittato stamattina un messaggio di Justin Trudeau, il suo omologo canadese, in cui si esprime "dolore per le persone uccise nel meschino attacco ad una moschea a Quebec city".

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IL TWEET DI TRUMP JR - Donald Trump Junior, figlio del presidente su Twitter ha scritto polemicamente: "Il leader fallito del Canada, Justin Trudeau, li sta portando sulla stessa strada iniziata da noi otto anni fa. Preghiamo per il Canada". Il testo era accompagnato dalle immagini dei tweet del primo ministro canadese: il primo in cui annuncia che il Canada continuerà ad accogliere i rifugiati, l'altro in cui lo stesso Trudeau condanna l'attacco in moschea.

LA DINAMICA - Un testimone che ha chiesto di rimanere anonimo ha raccontato all'emittente Cbc che gli uomini (ma la polizia ha chiarito che il killer era uno solo, ndr.) che hanno fatto irruzione nell'edificio erano due e con il volto mascherato. "Mi sembra che avessero un accento del Quebec. Hanno cominciato a sparare e mentre sparavano gridavano 'Allah Akbar'. I proiettili hanno colpito le persone che pregavano. Sono morte persone in preghiera. Un proiettile è passato proprio sopra la mia testa". Secondo la fonte, al momento degli spari c'erano anche dei bambini: "Ce n'era uno di tre anni con il padre".

Intanto sulla scia dell'attacco, sono state aumentate le misure di sicurezza tanto a Montreal che a Gatineau, sempre in Quebec. La polizia di Gatineau ha assicurato che particolare attenzione sarà posta proprio ai dintorni delle moschee.

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Il Centro culturale islamico di Quebec, noto anche come la grande moschea di Quebec, era già stato preso di mira lo scorso giugno, durante il mese sacro del Ramadan, quando venne lasciata una testa di maiale all'ingresso. L'attacco è stato messo a segno dopo che il Canada ha detto di essere pronto ad accogliere musulmani e migranti a fronte delle restrizioni in materia di immigrazione introdotte venerdì scorso dal presidente americano Donald Trump.