Mosca, prende ostaggi in banca e minaccia esplosione. Poi si arrende

Un uomo minacciava di far saltare in aria una filiale della City Bank a Mosca. Dopo aver rilasciato alcuni ostaggi si è arreso, l'ordigno che portava al collo era falso

Un uomo con una bomba al collo in una banca di Mosca (Olycom)

Un uomo con una bomba al collo in una banca di Mosca (Olycom)

Mosca, 24 agosto 2016 - Si è arreso agli agenti l'uomo che aveva preso 4 ostaggi e minacciato di provocare un'esplosione in una filiale della City Bank in via Bolshaia Nikitskaia, nel centro di Mosca. Dopo i negoziati con la polizia l'uomo armato ha rilasciato due dei quattro ostaggi, due donne, una delle quali incinta. Poi alla fine si è consegnato alla polizia chiedendo di essere trattato con "clemenza". L'uomo ha anche ammesso che l'ordigno che aveva al collo, col quale aveva minacciato di far saltare in aria la filiale, era falso.

L'uomo, di 55-60 anni, aveva al collo una scatola coperta di nastro adesivo giallo con dei cavi. Sarebbe un "imprenditore in bancarotta" della regione della capitale che prima produceva "attrezzi medici", riporta radio Govorit Moskva sul suo account Twitter.

Con la zona circondata dalle forze della Guardia Nazionale, l'uomo aveva detto di non voler "combattere la banca" e di voler parlare con il "responsabile". 

L'uomo si era rivolto anche al presidente Vladimir Putin in un video messaggio postato prima di entrare nell'istituto di credito: "In Russia c'è un problema, simile a un'ondata di colera: i fallimenti di società e imprenditori", ha detto chiedendo di "introdurre a livello statale il concetto di bancarotta di persone fisiche e giuridiche e creare a livello locale un'agenzia che si occupi di questi problemi, i problemi dei debitori". "A che le servono tutti questi assistenti che prendono una barca di soldi? Le raccontano cosa fanno le agenzie di recupero crediti, i poliziotti, la malavita?", ha aggiunto.