Martedì 16 Aprile 2024

Germania, Merkel contro il burqa: "Va proibito"

La cancelliera al congresso del suo partito a Essen: "Non tutti i profughi accolti possono restare"

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Roma, 6 dicembre 2016 - Niente burqa in Germania. Il velo integrale che copre il viso "deve essere proibito". Parole pronunciate dalla cancelliera Angela Merkel al congresso Cdu di Essen, il partito tedesco cristiano-democratico di cui è presidente, accolte da un lunghissimo applauso da parte dei delegati. In Germania, ha proseguito la cancelliera, non potrà mai valere la sharia, la legge islamica, nè si potranno creare "società parallele". Un discorso che ha toccato il tema dei profughi e dell'accoglienza: non tutti quelli accolti nel Paese, ha spiegato la Merkel potranno rimanere. 

NIENTE BURQA - Valori come la "dignità umana, pari diritti per uomini e donne, libertà di religione, libertà di opinione non sono sono a disposizione, sono costitutivi, sono la base della nostra convivenza in Germania", ha premesso la Merkel. "Per questo la nostra mozione dice molto chiaramente che non vogliamo società parallele" e che "il nostro diritto ha la preminenza" su "regole di stirpe e famiglia e sulla sharia. Questo deve essere detto molto chiaramente". "Ciò vuol dire anche, nella comunicazione interpersonale, che da noi ha un ruolo di ampia portata, 'mostrate il volto' e per questo l'occultamento totale, da noi, non è opportuno, dovrebbe essere vietato dovunque possibile giuridicamente. Non ci appartiene", ha aggiunto Merkel. PArle che hanno scatenato un lunghissimo scroscio di applausi, il più lungo tra i passaggi del suo discorso, ben "11 minuti e 20 secondi", come sottolineato dai commentatori dell'emittente N-Tv secondo i quali già dieci minuti, secondo gli standard Cdu, erano considerabili una buona accoglienza.

PROFUGHI - E sul tema dei profughi e dell'accoglienza la cancelliera ha chiarito la sua posizione. "Non tutti", ha detto, sempre tra gli applausi, potranno rimanere, ma le loro domande di asilo verranno esaminate, e la situazione straordinaria l'anno scorso non si potrà ripetere. "Non tutti delle circa 890 mila persone che l'anno scorso sono arrivate possono rimanere e rimarranno", ha detto la Merkel nella prima fase del suo lungo discorso, e "ogni singola" domanda di asilo "viene esaminata". Dall'anno scorso "abbiamo sempre detto: una situazione come quella della tarda estate 2015 non può e non deve ripetersi", ha detto ancora Merkel riferendosi implicitamente all'apertura straordinaria delle frontiere tedesche decisa per risolvere la crisi umanitaria nei Balcani. "Da un lato abbiamo le persone che sono venute da noi fuggendo da guerre e persecuzioni" e "ottengono da noi un diritto di soggiorno" e "dall'altro, in circa il 35% dei casi" vi sono "persone che, dopo una procedura garantista, non hanno alcun diritto di rimanere", ha detto la cancelliera: "queste persone devono lasciare il nostro paese e solo così avremo la forza per aiutare gli altri", ha detto ancora con la voce coperta dagli applausi.