Giovedì 25 Aprile 2024

Melania rinchiusa nella Trump tower. Petizione: lasci New York

La first lady dipinta dai media come una Raperonzolo nella gabbia dorata di Manhattan. E su Change.org i newyorkesi chiedono: la sua sicurezza costa troppo, vada a Washington

Melania Trump, per molti ha sempre un'espressione triste (Afp)

Melania Trump, per molti ha sempre un'espressione triste (Afp)

New York, 30 marzo 2017 - La first lady? Una moderna Raperonzolo rinchiusa nella gabbia dorata della Trump Tower. Così almeno dipingono Melania Trump i giornali Usa, Washington Post in testa. E la tesi della Melania 'missing' è supportata dai paparazzi appostati sulla Fifth avenue a Manhattan nell'attesa, spesso vana, di vedere la moglie del presidente anche per le strade di New York. Insomma, la povera ex modella (per la quale tempo fa si inaugurà l'appello #freeMelania, ovvero liberatela dal marito) sarebbe rinchiusa nel suo attico al 58esimo piano: ormai passa quasi tutto il tempo isolata tra le pareti della sua "reggia", decorata da metalli preziosi, statue, dipinti, marmi (FOTO). 

Da quando il marito è diventato presidente, le sue apparizioni pubbliche - l'ultima al dipartimento di Stato per un evento legato alle donne - sono state rare e soprattutto brevissime. E fino a qui, era prevedibile. In fondo, lo aveva detto lei stessa che il suo ruolo sarebbe rimasto quello di mamma devota al figlio di undici anni. E proprio per permettere a Barron di terminare l'anno scolastico nello stesso istituto, aveva deciso di non seguire subito Donald Trump alla Casa Bianca. Ma lei non si fa vedere nemmeno dalle parti dell'esclusiva scuola privata frequentata dal ragazzo. I paparazzi non si appostano nemmeno più: tempo perso.

Ma il fatto che la first lady non voglia i riflettori puntati, le sue rare apparizioni scatenano ancor di più l'attenzione morbosa dei media, che ne studiano in modo scientifico lo stile, i vestiti, il trucco, il linguaggio del corpo, l'accento, il tono della voce. Soprattutto lo sguardo e il sorriso, considerato da molti triste.  E dunque la first lady è una specie di fantasma, ma la sua presenza in città si sente ed continua ad essere molto criticata. Soprattutto perché grava sulle spalle dei contribuenti. Da quando i Trump sono diventati la coppia presidenziale, le misure di sicurezza intorno alla Trump Tower e lungo la Fifth avenue sono aumentate notevolmente, i costi lievitati. A pagare sono i newyorchesi con i soldi delle loro tasse.  La situazione sembra stia diventando ormai insostenibile, per questo oltre duecentomila persone hanno firmato una petizione sul sito Change.org che chiede a Melania di andare a vivere con Donald alla Casa Bianca o di iniziare a pagare di tasca sua la security se vuole continuare a restare a New York. 

IVANKA_21367011_233103
IVANKA_21367011_233103

IVANKA ASSUNTA -  Insomma, Melania faccia come Ivanka, che è stata assunta alla Casa Bianca, pur senza stipendio, confermando così il suo ruolo da "first daughter". La figlia maggiore del presidente americano Donald diventa ufficialmente un dipendente federale non retribuito andando a unirsi al marito Jared Kushner, consigliere del presidente e a sua volta non pagato al civico 1600 di Pennsylvania Avenue a Washington. Ivanka aveva già un ufficio nella West Wing della Casa Bianca, da dove la settima scorsa aveva detto che avrebbe lavorato come adviser informale del Commander in chief. L'annuncio però sollevò le polemiche dagli esperti di etica, preoccupati che in quel ruolo lei potesse aggirare certe leggi sulla trasparenza.  "Ho sentito le preoccupazioni che alcuni hanno nel fatto che io dia consigli al presidente nella mia personale capacità rispettando volontariamente le regole etiche e così lavorerò come dipendente non pagata nell'ufficio alla Casa Bianca, soggetta alle stesse regole che valgono per gli altri dipendenti federali", ha detto Ivanka in una nota. "Finora ho lavorato in buona fede e a stretto contatto con il mio avvocato e quello della Casa Bianca per capire la natura senza precedenti del mio ruolo", ha aggiunto chiarendo che il suo incarico sarà quello di "assistente speciale al presidente". Il marito è "senior adviser".