Venerdì 19 Aprile 2024

Manchester, la folla canta 'Don't look back in anger'. Omaggio da brividi per le vittime

Un coro spontaneo al memoriale

Manchester, la folla canta gli Oasis (Twitter)

Manchester, la folla canta gli Oasis (Twitter)

Manchester, 25 maggio 2017 - Don't look back in anger. Ovvero: non guardarti indietro con rabbia. Una donna intona la canzone degli Oasis e tutta la folla la segue in un tributo, improvvisato ma toccante, alle vittime dell'attentato di Manchester

Siamo a St Ann's Square, Manchester. La piazza è gremita di persone venute a rendere omaggio ai tanti giovani morti nell'esplosione al concerto di Ariana Grande. A un certo punto una donna comincia a cantare 'Don't look back in anger', pezzo storico degli Oasis. Mano a mano si aggiungono altre voci, fino a contagiare tutta la piazza. L'effetto è commovente, come si vede nei tanti video postati sul web, uno pubblicato anche dal giornalista del Guardian Josh Halliday.  

La musica è il filo rosso che unisce le due platee, quella di lunedì all'Arena e quella di oggi. Musica che non si spegne, nonostante la paura. Questo sembra essere  il senso del canto spontaneo che tiene insieme i cittadini di Manchester in un momento di dolore, e invita alla speranza. La canzone non è casuale, richiama all'identità di un città (gli Oasis sono di Manchester). Soprattutto non è una canzone di rabbia. Al contario chiede di non guardare al passato con rancore: Manchester può andare avanti. 

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