Venerdì 19 Aprile 2024

Las Vegas, la compagna di Paddock rientra in Usa: interrogata dall'Fbi

Il presidente rimanda l'inasprimento sul controllo delle armi: "Non è il momento". Repubblicani contrari, democratici divisi. Le foto della stanza piena di armi e il cadavere di Paddock Las Vegas, spari sul concerto. Almeno 58 morti e 500 feriti

A sinistra il killer di Las Vegas Stephen Paddock. Accanto la stanza peina di armi (Ansa)

A sinistra il killer di Las Vegas Stephen Paddock. Accanto la stanza peina di armi (Ansa)

Las Vegas, 4 ottobre 2017 - E' rientrata dalle Filippine Marilou Danley, la compagna australiana di origine asiatica di Stephen Paddock, il killer che dalla sua stanza d'albergo ha fatto fuoco sugli spettatori di un concerto country a Las Vegas provocando la morte di 59 persone e 527 feriti, è stata accolta e presa in consegna dall'Fbi al suo arrivo all'aeroporto di Los Angeles. La donna, 62 anni, che non è agli arresti, è considerata come "persona di interesse" dagli investigatori che lavorano sulla strage del concerto, la più grave nella storia degli Stati Uniti.

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Danley era nelle Filippine quando il suo compagno ha aperto il fuoco dal 32esimo piano di un albergo sulla folla al concerto di domenica sera, uccidendo 58 perosone e ferendone altre 500. Pochi giorni fa fa la donna aveva ricevuto da lui un bonifico di 100.000 dollari. Con passaporto australiano, Danley si era trasferita 20 anni fa negli Stati uniti per lavorare nei casino.  

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LA BODYCAM DI UN POLIZIOTTO LA SERA DELLA STRAGE

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TRUMP: CONTROLLO ARMI? NON ORA - Il presidente Usa Donald Trump ha ribadito martedì sera che non è il momento per un dibattito politico sul controllo delle armi dopo la strage di Las Vegas. E alla domanda se secondo lui Stephen Paddock avesse avuto legami con l'Isis, il presidente ha risposto "non ne ho idea".  

Steve Scalise, numero 3 dei repubblicani alla Camera, è contrario  a un inasprimento della regolamentazione delle armi: "Credo che sia un approccio sbagliato quello di promuovere un certo tipo di controllo sulle armi". Il deputato della Louisiana è tornato in servizio a Capitol Hill solo la scorsa settimana, dopo essere stato ferito gravemente durante una sparatoria avvenuta a giugno, quando un uomo aveva aperto il fuoco in un campo da baseball durante gli allenamenti della squadra parlamentare repubblicana.

Intanto la sinistra del partito democratico spinge per accelerare la discussione di una legge più severa che preveda, tra le altre cose, controlli di background più rigorosi. Ma inasprire le procedure di controllo è l'unico punto che non divide i democratici. La capogruppo dei deputati democratici, Nancy Pelosi, ha proposto al presidente della Camera Paul Ryan di formare una commissione per studiare una bozza di legge. Ma per l'ala più a sinistra del partito, la mossa della deputata californiana non è sufficiente, troppo debole. 

PADDOCK HA SPARATO PER 11 MINUTI - Stephen Paddock ha sparato per almeno 9-11 minuti dopo la prima chiamata al 911, il 112 americano. Lo ha detto il vicesceriffo Kevin McMahill in una conferenza stampa, precisando che la prima telefonata alla polizia è arrivata alle 22.08 di domenica sera, ora locale. Le autorità hanno inoltre diffuso il video della telecamera in dotazione a un agente che mostra il caos nei primi momenti della sparatoria. 

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La pillola per dimenticare gli attentati. "Così salvo i superstiti dall'incubo" - di A. BELARDETTI