Lady Diana, Harry e William svelano la telefonata prima dell'incidente

Il rimorso dei principi: "Avevamo fretta di tornare a giocare, oggi che rimpianto"

Diana con il principe William, incinta di Harry (Afp)

Diana con il principe William, incinta di Harry (Afp)

Londra, 24 luglio 2017 - Vent'anni e quella telefonata, l’ultima della loro mamma: Lady D. Diana Spencer sarebbe morta poco dopo in un incidente stradale a Parigi. I principi William e Harry nell’elaborazione di un lutto difficile e tutt’altro che semplice non riescono a dimenticare proprio quella telefonata. E soprattutto non nascondono il rammarico per le parole non dette. Per quello che avrebbero voluto dire alla loro madre se solo avessero saputo che non ci avrebbero parlato più. Per sempre. In un’intervista molto spontanea e rivelatrice, rilasciata per un documentario tv sulla principessa messo in onda stasera da ITV, i due principi hanno raccontato retroscena finora ignoti sul loro rapporto con Diana e di come lei fosse irriverente e sempre pronta a farsi una risata a dispetto del rigido protocollo reale. I due rampolli Windsor, ora di 35 e 32 anni, all’epoca erano due ragazzini appena adolescenti, di 15 e 12 anni e, nell’ultimo colpo di telefono che Diana fece loro il 31 agosto del 1997, l’avevano salutata velocemente per tornare a giocare. Quel giorno i due principini si trovavano a Balmoral, nel castello della regina in Scozia, insieme al padre e al resto della famiglia reale.

William ha raccontato: «Al tempo ricordo che Harry ed io stavamo rincorrendoci, giocavamo con i cugini e avevamo una gran fretta di salutarla per tornare a divertirci. Mi ricordo di averla condita via con un ciao veloce. Se solo avessi saputo quello che sarebbe successo, non mi sarei mai comportato così. Quella telefonata mi è rimasta dentro e mi pesa ancora moltissimo». A differenza del fratello, però, William non ha voluto rivelare le ultime parole che ha scambiato con la madre, chiudendosi a riccio e dicendo solo: «Mi ricordo, mi ricordo». Harry confessa: «Da piccolo non ho mai amato parlare al telefono con i miei genitori. Passavamo sempre troppo tempo a parlarci per telefono invece che a parlarci personalmente, per via di com’era la situazione (ovvero il divorzio fra Carlo e Diana, ndr)».

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E lo stesso Harry poi ammette: «Non ricordo esattamente che cosa le ho detto, ma quel che ricordo e che rimpiangerò per il resto della mia vita è la brevità di quella telefonata. Se solo avessi saputo che quella sarebbe stata l’ultima volta che le parlavo, le cose che avrei voluto dirle...». William, squarciando un velo sulla sua privacy, ha raccontato di come cerca di tenere viva la memoria di sua madre, anche con i suoi due bambini: George di 4 anni e Charlotte di 2, il cui secondo nome è Diana: «Quando vado a dar loro la buonanotte gli racconto sempre di ‘nonna Diana’ e gli ricordo di come hanno due nonne, ed è importante che sappiano di lei. Abbiamo un sacco di foto sue per casa e parliamo di lei spessissimo, anche se è difficile perché Catherine (la moglie Kate, ndr) non l’ha mai conosciuta e quindi non può fornire dettagli, ma posso farlo io».

Harry ha poi ricordato di come la mamma li colmava d’amore: «Ci ricopriva d’affetto. Ci abbracciava strettissimi fino quasi a soffocarci e quegli abbracci me li sento ancora addosso e mi mancano da morire». William, che viveva già a Eton (il collegio vip) ha poi rivelato che Diana adorava farlo ridere mandandogli cartoline imbarazzanti che lo facevano arrossire e, quando andava a vederlo giocare a calcio, lo riempiva di caramelle e dolciumi vietati. «Il suo motto era: puoi essere monello quanto vuoi, basta che non ti fai beccare».

E poi l'aneddoto delle top model. Diana fece trovare a William in casa tre top-model, le sue preferite: Cindy Crawford, Naomi Campbell e Christy Turlington. «Avevo 12 o 13 anni, e avevo poster di quelle ragazze appesi in camera da letto. Mi ricordo di essere diventato tutto rosso e di non aver saputo cosa dire e che ancora un po’ cadevo giù dalle scale. È un ricordo molto divertente, che dimostra come lei fosse sempre burlona e affettuosa. Non ci sono molti giorni che non penso a mia madre... La sua morte per me fu come un terremoto e lei vive dentro di me ogni giorno».