Mercoledì 24 Aprile 2024

Kim Jong-Nam, le due donne arrestate rischiano la pena di morte

Incriminate per omicidio. La Corea del Nord invia in Malaysia una delegazione diplomatica di alto livello per risolvere il caso della restituzione del corpo

Kim Jong-nam e Kim Jong-un (Afp)

Kim Jong-nam e Kim Jong-un (Afp)

Pechino, 26 febbraio 2017 - Il procuratore generale della Malaysia ha annunciato che le due donne arrestate nell'ambito dell'uccisione di Kim Jong-nam, il fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong-un, saranno incriminate per omicidio e compariranno domani in tribunale: Siti Aisyah e Doan Thi Huong, se riconosciute colpevoli, rischiano la pena di morte.

Le due donne  erano state arrestate dopo aveva assalito la vittima, il 13 febbraio, lanciandogli sul volto l'agente nervino VX che, nei giro di una manciata di minuti, ne aveva provocato la morte. Per entrambe, scadeva oggi la custodia cautelare.

Intanto la Corea del Nord ha inviato in Malaysia una delegazione diplomatica di alto livello tra cui l'ex numero due all'Onu Ri Tong-il, allo scopo di risolvere il caso della restituzione del corpo di Kim Jong-nam e il rilascio del concittadino arrestato dalla polizia malese sospettato di essere coinvolto nella vicenda.

Dopo la delegazione in Malaysia, la controffensiva diplomatica della Corea del Nord interessa la Cina dove oggi s'è recato il vice ministro degli Esteri Ri Kil-song, nella visita di livello più alto da quella di maggio 2016 di Ri Su-yong, vice presidente del Partito dei Lavoratori, e a pochi giorni dallo stop dell'import di carbone deciso da Pechino. Lo riporta l'agenzia nipponica Kyodo, secondo cui ad attendere Ri all'aeroporto di Pechino c'era un'auto preparata "dal governo cinese".