Giovedì 18 Aprile 2024

Kevin Spacey cancellato dal film, Ridley Scott rigira tutte le scene

Interpretava Paul Getty nel kolossal 'Tutto il denaro del mondo'. Sostituito con Christopher Plummer

Kevin Spacey sostituito con Christopher Plummer in 'Tutto il denaro del mondo' (Ansa)

Kevin Spacey sostituito con Christopher Plummer in 'Tutto il denaro del mondo' (Ansa)

New York, 10 novembre 2017 - E' la prima volta che succede nella storia del cinema. Kevin Spacey, il due volte premio Oscar finito in disgrazia totale dopo la valanga di accuse per di molestie sessuali nei confronti di minorenni, e protagonista dell’attesissimo «All the money in the world» (Tutto il denaro del mondo), dove interpretava l’eccentrico miliardario Paul Getty, che doveva uscire nelle sale il 22 dicembre, con forti probabilità di Oscar, è stato letteralmente cancellato dal film già finito. Tutte le scene in cui appare verranno tagliate e rigirate a tempo di record. L’attore verrà sostituito da Christopher Plummer. La decisione del regista Ridley Scott, che è anche produttore e direttore della Imperative Entertainment, è stata immediata. Anche il trailer per lanciare il film era già pronto, ma è stato subito ritirato e verrà rifatto.

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Non c’è più traccia di Spacey sui cartelloni di Hollywood e il suo volto è scomparso anche da tutte le iniziative di marketing nelle quali era coinvolto.

Per Scott e Plummer, che interpreterà un Getty molto più vecchio di quello di Spacey, è diventata una vera gara contro il tempo nel tentativo di rispettare l’uscita del film nelle sale, come se non fosse successo nulla.

La storia ruota intorno al rapimento di Paul Getty III, avvenuto nel 1973. Nel formidabile cast ci sono anche Michelle Williams e Mark Wahlberg. L’idea era quella di fare un vero kolossal per puntare a un altro premio dell’Academy, ma adesso con la cancellazione di Spacey le cose si fanno più complicate, anche se la pellicola rifatta potrebbe riservare comunque grosse sorprese alle nomination e le case legate alla distribuzione la definiscono già una pellicola superba.

«Sarebbe grossolana ingiustizia punire tutti per i comportamenti sbagliati di uno solo» dicono alla TriStar Pictures. Spacey non apparirà più nemmeno in House of cards’, trasmesso da Netflix, dove interpretava con cinica bravura un diabolico politico americano diventato presidente degli Stati Uniti, ma anche un assassino. L’international Academy of Television arts and Sciences ha già fatto sapere che non darà più all’attore lo speciale Emmy Awards e anche il suo agente e il direttore delle relazioni pubbliche lo hanno abbandonato. Un’attrice televisiva è andata davanti alle telecamere, trovando il coraggio di dire che Spacey aveva violentato suo figlio. «Vergognati – gli ha gridato – per aver abusato di mio figlio e per aver utilizzato le tue scuse nei suoi riguardi per confessare che eri gay».

Dagli intrighi di Ravello quest’estate, dove interpretava il ruolo di Gore Vidal, alle antiche vicende di molti anni fa, quello che era considerato uno dei più bravi attori americani delle ultime generazioni si è trasformato in un mostro contagioso e radioattivo, dal quale tutti improvvisamente si vogliono allontanare. È vero che lo tsunami scatenato dalle star del cinema contro Harvey Weinstein per le sue molestie alle donne si è agganciato alla valanga Spacey per gli abusi sui ragazzini, ma questa è ancora una volta la conferma di un’omertà che a Hollywood ha sempre dominato e non verrà azzerata da un colpo di spugna o da qualche mese di galera.

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