Giovedì 18 Aprile 2024

Tutte pazze per Justin Trudeau. Addominali, humor e tatuaggi

Il Kennedy canadese ha stregato le star e le donne della politica

Lo sguardo di Ivanka Trump verso Justin Trudeau (Lapresse)

Lo sguardo di Ivanka Trump verso Justin Trudeau (Lapresse)

Ottawa, 19 febbraio 2017 - IL JUSTIN più amato del Canada dopo Bieber. Il tatuato primo ministro Trudeau, ex pugile e maestro di snowboard, ha incantato vip e leader di tutto il pianeta in meno di 16 mesi. Le foto di Ivanka Trump, la figlia del presidente americano, che non riusciva a togliere lo sguardo dal premier nato a Ottawa 45 anni fa, hanno fatto incetta di clic sul web. «Oh mio Dio, Justin Trudeau è così dannatamente hot», ha twittato Alyssa Milano, protagonista delle serie tv Streghe e Melrose Place, commentando gli scatti. La star di Hollywood, a quanto pare, è in buona compagnia: la regina Elisabetta, la principessa Kate e persino l’insospettabile cancelliera tedesca Angela Merkel sono state immortalate mentre si perdevano negli occhioni blu dell’aitante primo ministro.

Ma Trudeau, al governo dal novembre 2015, non è solo addominali scolpiti e acconciature rubate ai principi azzurri della Disney. Il leader del Partito liberale canadese, storica formazione centrista, ha infatti trasformato charme e affabilità in vere e proprie armi politiche. I suoi sorrisi e qualche lacrima all’aeroporto di Toronto, quando in dicembre ha accolto un gruppo di rifugiati siriani, gli hanno regalato un bagno di popolarità globale. E il suo senso dell’umorismo ha conquistato – oltre che la moglie Sophie, da cui ha avuto tre figli – anche i più scettici. Quando gli hanno chiesto l’attore perfetto per interpretare un eventuale film sulla sua vita ha risposto: «Meryl Streep, ovviamente».

Il suo passato di insegnante e il suo essere a favore della legalizzazione delle droghe leggere, di cui ha ammesso di aver fatto uso anche quando era parlamentare, hanno contribuito a costruire la sua immagine e a rafforzare il suo appeal proprio tra i più giovani. «Nel 1998 – racconta una sua ex allieva – è stato il mio supplente alle scuole medie di Kwayhquitlum. Me lo ricordo canticchiare ‘Pretty fly’ (una canzone del gruppo punk rock The Offspring, ndr). I maschi lo trovavano fantastico e tutte noi ragazze avevamo una cotta per lui».

image   ANCHE DONALD Trump, a quanto pare, è caduto ai suoi piedi. Il 13 febbraio, nella sua prima visita alla Casa Bianca da quando il tycoon è stato eletto, il premier canadese si è presentato con il regalo perfetto per solleticare la smisurata vanità del suo ospite: una foto scattata negli anni Settanta che ritraeva il padre Pierre, anche lui primo ministro, in compagnia del magnate newyorchese. La carezza all’ego di Donald sembra aver funzionato, visto che Trudeau ha lasciato Washington con la promessa che Ottawa non sarà toccata dalla revisione del Nafta, l’accordo che da 23 anni regola il libero scambio tra Usa, Messico e Canada. Justin, vista la posta in gioco, non ha solo setacciato gli archivi fotografici. Il neo protezionismo promesso da Trump rischia di costare alla patria dello sciroppo d’acero, tra dazi e nuove imposte, almeno un punto di Pil. E così il premier, in vista dell’incontro, ha mandato in avanscoperta il ministro della Difesa e del Tesoro e ha sostituito il ministro degli Esteri, Stéphane Dion (considerato troppo brusco) con Chrystia Freeland, un’ex giornalista che ha lavorato negli Usa e ha molte conoscenze ai piani alti di Washington.

image   È SULL’ECONOMIA, infatti, che si gioca il futuro politico di quello che molti considerano il Kennedy canadese. La luna di miele con gli elettori si è interrotta a dicembre, quando l’indice di gradimento è crollato di dieci punti, pur restando su un invidiabile, per molti leader mondiali, 55 per cento. L’accordo commerciale stretto con l’Europa nei giorni scorsi, e apprezzato dalla maggioranza dei canadesi, potrebbe rimettergli il vento in poppa. Nel frattempo l’entusiasmo nei suoi confronti soffia forte proprio nel Vecchio continente. Venerdì alcuni europarlamentari dei Verdi, in preda a una tipica crisi adolescenziale, sono stati sorpresi a filmare con i cellulari il discorso di Trudeau a Strasburgo. E la popstar Bieber ora trema davvero: ancora qualche anno e il Justin più amato del Canada rischia davvero di non essere più lui.