Morto John Glenn, primo astronauta Usa ad andare in orbita (Olycom)
Roma, 8 dicembre 2016 - John Glenn, il primo astronauta americano ad andare in orbita attorno alla Terra, è morto oggi a Columbus, in Ohio, all'età di 95 anni. La sua impresa spaziale risale al 20 febbraio1962, quando fu il primo americano ad andare in orbita, dopo che un anno prima il russo Juri Gagarin era già riuscito nell'impresa diventando anche il primo uomo a volare nello Spazio. Glenn ha avuto anche una lunga carriera da senatore democratico dell'Ohio, in cairca (dal 1974 al 1999).
Eroe americano, con la sua scintillante tuta da uomo lanciato nello Spazio, la sua circumnavigazione della Terra fu uno degli eventi che restano indelebili nell'immaginario collettivo degli americani. Ma l'ex astronauta è entrato nella storia anche perché tornò nello spazio all'età di 77 anni a bordo dello Shuttle Discovery il 29 ottobre 1998 per una missione di 9 giorni. L'ex astronauta era stato ricoverato oltre una settimana fa al James Cancer Hospital, dove si è spento, circondato dalla famiglia.
MARINE - Prima di diventare astronauta e poi senatore inizia la sua carriera come ufficiale nel Corpo dei Marine, dove si arruola come pilota nel 1941, mentre frequenta l'università, in seguito al bombardamento giapponese di Pearl Harbor. Partecipa alla campagna delle isole Marshall e alla guerra di Corea, al termine della quale diventa pilota collaudatore, con diversi record di velocità. Negli anni cinquanta partecipa a numerose trasmissioni televisive, divenendo molto popolare presso il pubblico statunitense.
LA MISSIONE - La sua avventura nella Nasa inizia nel 1960, quando viene arruolato tra i Mercury Seven, i primi sette astronauti dell'agenzia spaziale americana destinati al Programma spaziale Mercury. Entra per la prima volta nella storia il 20 febbraio 1962 quando fu lanciato nella missione Mercury-Atlas 6. Diventa, così, il primo statunitense a entrare in orbita attorno alla Terra, rimanendo 4 ore e 55 minuti nello spazio. Erano gli anni della Guerra Fredda, che si combatteva anche in orbita: la corsa alla conquista dello Spazio si disputava tra Usa e Urss. Il tenente colonnello nella sua impresa spaziale compie tre orbite intorno alla Terra, eguagliando cosi Juri Gagarin, che un anno prima era riuscito nell'impresa. Il suo rientro è costellato da numerosi problemi tecnici, tra cui un presunto problema allo scudo termico che mette a rischio la vita dell'astronauta.
LA CARRIERA POLITICA - Seguendo la corrente politica dei Kennedy, nel 1964 lascia la Nasa per candidarsi come Senatore per il Partito Democratico. Fu eletto rappresentante dello stato dell'Ohio nel 1974, 1980, 1986, e 1992 fino al 1999
OBAMA - A celebrarlo nel giorno della sua scomparsa, è il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che lo ha definito "un'icona americana ed un amico". "John aveva sempre la risposta giusta, ispirando generazioni di scienziati, ingegneri e astronauti che ci porteranno su Marte non per una breve visita ma per restarci", ha detto Obama. Che ha poi concluso con una celebre espressione usata dal collega Scott Carpenter al momento del lancio di Glenn: "A nome di una nazione riconoscente, (Godspeed) buona fortuna, John Glenn".