Siria, italiano rapito chiede aiuto. Video appello

Sergio Zanotti, originario di Brescia, è apparso in un filmato in ginocchio con dietro un uomo armato e mascherato. "Prego il governo italiano di intervenire". L'ex moglie: "Pensavo fosse morto"

Sergio Zanotti minacciato in video (da youtube)

Sergio Zanotti minacciato in video (da youtube)

Damasco, 29 novembre 2016 - Un cittadino italiano è nelle mani di un gruppo armato da sette mesi in Siria. Sergio Zanotti, originario di Brescia, è apparso in un video sul sito youtube del russo Newsfront. L'Unità di crisi della Farnesina sta seguendo il caso del connazionale rapito fin dall'inizio ed è in stretto contatto con i famigliari. 

Sergio Zanotti nel video, già da una settimana sul web, ha una lunga barba ed è vestito con una tunica bianca. E' in ginocchio all'aperto tra alcuni ulivi. Alle sue spalle minaccioso un uomo vestito di nero e con il volto coperto, gli tiene puntato contro un fucile mitragliatore. Zanotti tiene in mano un cartello con una data, apparentemente il 15 novembre 2016. 

"Mi chiamo Sergio Zanotti - l'uomo parla con un chiaro accento bresciano - e da sette mesi sono prigioniero qui in Siria. Prego il governo italiano di intervenire nei miei confronti prima di una mia eventuale esecuzione". 

In un'altra foto postata dallo stesso sito il presunto ostaggio è in piedi, scalzo, e tiene in mano lo stesso cartello. Poco sotto viene mostrata la copia del passaporto, intestato a Sergio Zanotti, nato nel 1960 a Marone, in provincia di Brescia.

Gli investigatori italiani, che stanno ricostruendo i movimenti dell'uomo, hanno accertato l'effettiva partenza di Zanotti alcuni mesi fa per la Turchia, dove si sono perse le sue tracce. Il bresciano, anche se con barba lunga, non sembra particolarmente provato. Al momento nessuna richiesta di riscatto sarebbe giunta per Sergio Zanotti. Secondo fonti investigative citate dall'Ansa è considerato un "sequestro anomalo".

L'EX MOGLIE: PENSAVO FOSSE MORTO - "Da sei mesi sono in contatto con Roma - ha detto la prima moglie di Zanotti, Yolande Mainer che vive a Marone, nel Bresciano -. È stato il Ministero a chiedermi di non parlare della vicenda con nessuno. Ho fatto silenzio stampa anche con le mie figlie". Ora però la donna si dice convinta che l'ex marito tornerà a casa: "Pensavo peggio, pensavo fosse morto. Non ci sentivamo da maggio, da quando era partito. Ho visto il video, mi sono impressionata. Non era da lui. Mi hanno impressionato la barba, gli occhi". "Ma - ha aggiunto la donna di origine francese, che con Zanotti ha tre figlie - mi fido della Farnesina, sono sempre stata in contatto con loro. Lo cerchino ovunque". 

Il video è stato mandato al responsabile dell'edizione inglese di Newsfront tramite Facebook da un profilo col nome 'Almed Medi' con allegato il filmato dell'italiano rapito in Siria. Newsfront spiega che l'autore del messaggio si è descritto come un jihadista siriano e si è presentato col nome di Abu Jihad. I rapitori avrebbero minacciato di uccidere l'italiano se il Governo italiano non agirà, ma senza precisare quale azione è richiesta da parte di Roma. "Prima di uccidere qualcuno - si legge nella corrispondenza tra l'agenzia e l'autore del messaggio - comunichiamo sempre con i media".