Mossa distensiva di Israele: via i metal detector dalla Spianata delle Moschee

Passo indietro di Netanyahu che ora però progetta di installare telecamere

Gerusalemme, forze di sicurezza israeliane fermano un palestinese (LaPresse)

Gerusalemme, forze di sicurezza israeliane fermano un palestinese (LaPresse)

Roma, 25 luglio 2017 - Israele fa un passo indietro e rimuove la causa dell'escalation delle tensioni in Cisgiordania: via i metal detector dalla Spianata delle Moschee a Gerusalemme, la scintilla che aveva fatto scoppiare le violenze degli ultimi giorni. Il premier Netanyahu ripiega su una linea morbida dunque dopo il braccio di ferro durato giorni con i palestinesi. La decisione è stata presa dopo l'ultimo atto di attacchi e ritorsioni, la sparatoria avvenuta ieri sera nel compound dell'ambasciata israeliana ad Amman. Per tutta la giornata di oggi i due governi con febbrili contatti hanno cercato di trovare una via d'uscita dopo che l'agente israeliano, che reagendo a un tentativo di accoltellamento ha ucciso due cittadini giordani, è stato bloccato nel paese. C'è voluta una telefonata di mezz'ora in serata tra Netanyahu e re Abdallah, che dei luoghi santi di Gerusalemme è il tutore, per rasserenare la situazione. 

Stasera i diplomatici fermi ad Amman sono rientrati in Israele, sani e salvi, con l'agente ferito. Contemporaneamnete è stata annunciata un'intesa che prevede appunto la rimozione dei controlli agli ingressi della Spianata. Netanyahu ha anche ricevuto l'emissario di Donald Trump, Jason Greenblatt, e ha convocato - per la seconda volta in 24 ore - il consiglio di difesa del suo governo.

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IPOTESI TELECAMERE - Ma Israele non molla la presa e sarebbe pronta a introdurre un pacchetto di misure da sostituire ai metal detector. I media parlanno dell'installazione di telecamere capaci di identificare i volti delle persone. Provvedimento che tuttavia è osteggiato dai palestinesi non meno dei metal detector. Secondo gli islamici infatti le telecamere "spiano anche sotto gli abiti, come negli aeroporti", violando il pudore dei fedeli musulmani in preghiera. "Non va bene", ha detto ad al-Jazeera Sheikh Najeh Bakirat, il direttore della moschea al-Aqsa, la più grande di Gerusalemme. 

L'installazione dei metal detector sul 'Monte del Tempio' è giunta in reazione ad un attentato armato condotto là il 14 luglio da tre arabi israeliani. Ma i varchi elettronici invece di incrementare la sicurezza, hanno moltiplicato gli attriti. Anche oggi a Petach Tikwa (Tel Aviv), un palestinese ha accoltellato un passante "per solidarietà con la moschea al-Aqsa". E cresce l'allarme per nuovi attentati.