Martedì 16 Aprile 2024

L'Onu a Israele: "Stop a nuove colonie". E gli Usa si astengono

Approvata la risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Per la prima volta gli Stati Uniti non hanno posto il veto. Ira di Tel Aviv e Trump avverte: "Dal 20 gennaio le cose cambieranno"

Il voto della risoluzione Onu che chiede lo stop delle colonie di Israele (Ansa)

Il voto della risoluzione Onu che chiede lo stop delle colonie di Israele (Ansa)

New York, 23 dicembre 2016 - Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato una risoluzione che chiede a Israele di porre fine alla costruzione di colonie in Cisgiordania. La risoluzione è passata con 14 voti a favore perché a sorpresa gli Usa si sono astenuti e non sono ricorsi - come tutte le altre volte - al loro potere di veto per bloccare il provvedimento.

Una decisione irrituale che ha scatenato la reazione irata di Tel Aviv. "Gli Stati Uniti hanno abbandonato Israele, il loro unico alleato in Medio Oriente", ha dichiarato il ministro per le Infrastrutture Pubbliche e l'Energia ed esponente di punta del Likud, Yuval Steinitz. "Il cuore soffre dopo otto anni di amicizia e cooperazione con Obama, questo è il suo ultimo gesto" prima di lasciare il suo incarico, ha aggiunto il ministro come riporta il quotidiano Haaretz.

"Oggi il Consiglio di sicurezza ha riaffermato il suo assodato consenso sul fatto che gli insediamenti non abbiano validità legale", ha spiegato invece l'ambasciatrice Usa al Palazzo di Vetro, Samantha Power, commentando la risoluzione adottata dall'Onu. "Non abbiamo votato per questa risoluzione perché non ne condividiamo ogni parola, ma non potevamo bloccare questa risoluzione perché ulteriori insediamenti non sono in alcun modo necessari per la sicurezza di Israele", ha rimarcato la Power ribadendo l'impegno al fianco di Israele ma anche la necessità di un accordo duraturo che preveda la soluzione di due Stati, israeliano e palestinese. "Gli Usa bloccherebbero ogni risoluzione in grado di minare la sicurezza di Israele e se questo fosse stato il caso - ha precisato - non avremmo consentito che passasse".

E se l'ufficio del premier israeliano Benjamin Netanyahu ha fatto sapere che il governo non rispetterà mai la risoluzione definendo il voto "vergognoso" e promette la sospensione dei fondi israeliani alle istituzioni Onu e della presenza di rappresentanti in Israele, il presidente eletto Donald Trump avverte l'Onu che dal 20 gennaio (quando ci sarà il suo insediamento alla Casa Bianca) "le cose saranno diverse". 

Soddisfazione invece  è stata espressa dalla presidenza dell'Autorità Nazionale Palestinese. "La risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Onu è un duro colpo alla politica di Israele, un'unanime condanna internazionale agli insediamenti e un forte sostegno alla soluzione dei due stati", ha dichiarato il portavoce del presidente palestinese Mahmoud Abbas, Nabil Abu Rdainah, in una nota.