Spagna, assolta l'Infanta Cristina. Sei anni al marito per frode

Caso Noos: la sorella de re Filippo rischiava fino a 8 anni. Lo scandalo dello storno di fondi pubblici per 6 milioni di euro fece tremare la Corona

Il re di Spagna Felipe VI con la sorella Cristina e il marito Inaki Urdangarin  (AFP)

Il re di Spagna Felipe VI con la sorella Cristina e il marito Inaki Urdangarin (AFP)

Madrid, 17 febbraio 2017 - Cristina di Borbone, sorella del re di Spagna, Felipe VI, è stata assolta dall'imputazione di concorso in evasione fiscale nel processo per il caso 'Noos', ma il marito Inaki Urdangarin è stato condannato a sei anni e tre mesi con la stessa accusa più quelle di corruzione, frode, malversazione e riciclaggio. Lo ha deciso il Tribunale di Palma di Maiorca che si è pronunciato sullo scandalo risalente al 2011 dello storno di fondi pubblici per 6 milioni di euro attraverso l'omonima fondazione sportiva diretta all'epoca dal marito di Cristina, un ex nazionale di pallamano, e dal suo allora socio Diego Torres.

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La pubblica accusa aveva chiesto fin dall'inizio il proscioglimento della 51enne Infanta di Spagna mentre per il marito aveva sollecitato ben 19 anni e sei mesi di carcere, avvertendo che in caso di pena superiore ai sei anni, come quella effettivamente inflittagli, ne avrebbe reclamato l'arresto immediato. All'Infanta, che rischiava fino a otto anni, è stata inflitta comunque una multa da 265.00 euro, somma già versata durante il dibattimento, a titolo di corresponsabilità civile per aver beneficiato dei guadagni ottenuti illecitamente da Urdangarin, più giovane di lei di due anni. Quest'ultimo è stato a sua volta multato per oltre 512.000 euro.