Martedì 23 Aprile 2024

Incendio Londra, ecco le possibili cause del disastro

Dal rivestimento esterno alla mancanza di estintori, ecco tutte le falle che potrebbero aver portato all'inferno della Grenfell Tower

Incendio a Londra, la Grenfell Tower

Incendio a Londra, la Grenfell Tower

Londra, 15 giugno 2017 - Hanno fatto la fine del topo, nell'incendio senza precedenti che ieri notte ha acceso Londra. Le fiamme divampate alla Grenfell Tower, nel quartiere londinese di North Kensington, hanno inghiottito almeno 17 persone, numero che potrebbe aumentare, come quello delle decine di feriti, una ventina dei quali in gravi condizioni. Forte la solidarietà della città nei confronti delle vittime: dal noto chef Jamie Oliver, che ha aperto le porte del suo ristorante di Westfield agli sfortunati abitanti del palazzo, alle numerose chiese e moschee, che si sono fatte ricettacolo di cibo e vestiti per gli sfollati, fino alle raccolte di fondi che dilagano sul web.

Tuttavia, sarebbe stato meglio prevenire piuttosto che curare. E qui la questione si fa controversa. Per molti infatti, la tragedia di ieri notte era evitabile. L’incendio della Grenfell Tower di Londra, potrebbe aver assunto dimensioni catastrofiche per una ragione superficiale e futile come la ‘bellezza’. La propagazione dell’incendio, che secondo un testimone sentito da Sky News avrebbe impiegato solo 15 minuti per ‘scalare’ 17 piani, e descritto come "unprecedented", "senza precedenti" da Dany Cotton, Commissario dei Vigili del Fuoco di Londra, potrebbe essere stata favorita dal rivestimento esterno della Torre, di recente fattura.

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RIVESTIMENTO ESTERNO - La torre di North Kensington era un edificio popolare costruito nel 1974 con il tipico stile rustico delle ‘council estate’, e cioè con mattoni a vista. Al tempo, l’area circostante non era target di investimenti immobiliari o riqualificazione, come invece succede oggi. Arriva quindi, per il biennio 2015-2016, un finanziamento di 67 milioni destinato alla municipalità di Kensington e Chelsea, e 10 milioni vengono destinati proprio al restauro della Grenfell Tower, appaltato alla Roydon construction. Buona parte del denaro viene utilizzato per ricoprire la torre con un rivestimento esterno fatto di pannelli di alluminio con un anima in polietilene, quindi plastificata - materiale costruttivo a buon mercato il cui utilizzo è vietato negli Stati Uniti per ragioni di sicurezza in materia d'incendio -. Il rivestimento viene posto solamente sulla facciata esterna della Grenfell, cioè quella visibile dalle zone residenziali circostanti - alcune trendy e costose come la celebre Notting Hill -. In un report pubblicato sul sito della municipalità di Kensington e Chelsea nel 2014, il dirigente esecutivo della pianificazione dello sviluppo dell’area spiega proprio che uno dei propositi dell’installazione del rivestimento era "migliorare l’apparenza della torre agli occhi dei quartieri limitrofi". Quel rivestimento biancastro che ieri, riportano altri testimoni, "ha iniziato subito a prendere fuoco e a cadere a pezzi".

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FRIGORIFERO DIFETTOSO - Ammesso che quindi le fiamme siano state veicolate dal rivestimento, "tanto che il palazzo, quando mi sono affacciato alla finestra, sembrava un bastoncino di fiammifero", racconta un testimone di Channel 4, non è ancora chiaro che cosa abbia a monte scatenato l’incendio. Come riportano il Telegraph e altri, le teorie più probabili sono, in primis, l’ipotesi della fuga di gas, e della conseguente esplosione - accreditata dal fatto che, secondo alcuni abitanti, dei recenti lavori di ristrutturazione avevano interessato aree in cui passano le condutture del gas -.  L’ipotesi numero due è quella del frigorifero difettoso, avvalorata dal racconto di un residente che avrebbe sentito il vicino dire che l’elettrodomestico aveva prodotto scintille poi divenute fiamme. Una terza possibile causa è l’irregolarità degli impianti elettrici - già oggetto di lamentele nel lontano 2013.

ESTINTORI - Infine, a permettere la propagazione delle fiamme, potrebbe essere stato, come già detto, il rivestimento, ma anche la mancanza di estintori. Secondo Jim Fitzpatrick, parlamentare del partito laburista, "il Governo sarebbe stato restio nel provvedere all’installazione di estintori nelle costruzioni alte", nonostante l’attenzione richiamata dalla tragedia di Lakanal House, nel 2009, quando, sempre a causa di un incendio, morirono 6 persone. Se le fiamme partite dal secondo piano erano ormai inarrestabili, perché non tutti sono corsi fuori dal palazzo, restando invece intrappolati dentro?

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ALLARME ANTINCENDIO - A quanto pare, ieri notte non sarebbe suonato nessun allarme antincendio, oppure, secondo altri testimoni, il suono sarebbe stato così debole da non sentirsi: "era un delicato beeeep", racconta un uomo scampato alla tragedia al canale Good Morning Britain. Il fatto è davvero inusuale, perché in Inghilterra la ‘policy’ antincendio è molto sentita: gli edifici hanno recettori di fumo ovunque, e spesso le rumorosissime sirene d’allarme scattano per delle banalità, come il fumo di una sigaretta o qualcosa di bruciacchiato in pentola. Ieri mattina ad esempio, alle 10, la maggior parte degli edifici londinesi ha fatto scattare l’allarme così da mettere in atto una prova di evacuazione. Quell’evacuazione che ieri notte non c’è stata, e che forse, anche se l’allarme della Grenfell fosse squillato, non poteva esserci. Il Local Action Group aveva denunciato, già nel 2012, proprio la carenza di entrate ed uscite di sicurezza dalla Grenfell in caso di emergenza, tant’è che le istruzioni sul da farsi in caso di incendio nel palazzo, indicavano ai residenti di restare sul posto (‘stay put’), a meno che l’incendio non interessasse proprio il loro appartamento. Non solo: sempre nel 2012, il gruppo denunciava l’abuso dei parcheggi destinati ai mezzi di emergenza, costantemente occupati da veicoli. Anche David Collins, membro dell’associazione dei residenti della Grenfell Tower, ha raccontato n un’intervista alla BBC: "Abbiamo ripetutamente comunicato le nostre preoccupazioni all’Amministrazione, incluse quelle concernenti la sicurezza in caso di incendio, ma durante i lavori di ristrutturazione queste preoccupazioni non sono state prese in considerazione. Ci eravamo lamentati del posizionamento dei boiler, delle uscite di sicurezza, dell’illuminazione per la fuga in caso di incendio, e la lista continua".