Mercoledì 24 Aprile 2024

Spagna, Inaki Urdangarin evita il carcere. Fissata cauzione da 200mila euro

Il cognato del re e marito dell'Infanta Cristina, assolta, rimane in libertà in attesa del giudizio definitivo sull'accusa per truffa. Urdangarin è già stato condannato in primo grado a 6 anni e tre mesi di carcere

Inaki Urdangarin con la moglia l'Infanta Cristina (Afp)

Inaki Urdangarin con la moglia l'Infanta Cristina (Afp)

Madrid, 23 febbraio 2017 - Grazie a una cauzione di 200 mila euro, Inaki Urdangarin, marito dell'Infanta Cristina e cognato di re Felipe VI, condannato in primo grado a 6 anni e tre mesi nello scandalo Noos, eviterà il carcere preventivo.

E' stata la stessa procura anti-corruzione di Palma di Maiorca a chiedere al tribunale delle Baleari di fissare una cauzione di 200mila euro per evitare la carcerazione preventiva, in attesa dell'appello, di Urdangarin.

L'Infanta Cristina invece era stata assolta dal'accusa, insieme al marito, di frodi nella gestione della Fondazione, con il presunto dirottamento di sei milioni di fondi pubblici.

Il cognato di re Felipe VI eviterà così il carcere in attesa della sentenza definitiva in quanto rileva la stampa spagnola, infatti il tribunale non può decidere misure cautelari più pesanti di quelle chieste dalla procura. 

La pubblica accusa ha chiesto inoltre oggi una cauzione di 100mila euro per evitare il carcere preventivo per l'ex-socio di Urdangarin nella Fondazione Noos, Diego Torres, condannato in primo grado la settimana scorsa a 8 anni di carcere. Urdangarin e Torres sono accusati di avere dirottato verso società paravento, una delle quali di proprietà dell'Infanta e del marito, circa 6 milioni di euro di danaro pubblico destinato alla Fondazione.