IgNobel, dall'uomo capra alla Volkswagen: i pazzi premi della scienza

Le ricerche più strampalate premiate alla Harvard University. Gli animali fanno da padrone

IgNobel, l'uomo che ha vissuto da capra (Ansa)

IgNobel, l'uomo che ha vissuto da capra (Ansa)

Roma, 23 settembre 2016 - Topi vestiti, uomini che vivono come capre, ai sassi. Anche quest'anno vince la creatività agli IgNobel (gioco di parole che allude ai premi ignobili), ovvero i riconoscimenti alle ricerche più strampalate realizzate dagli scienziati di tutto il mondo. 

Le 'follie' dei ricercatori sono state premiate con una cerimonia alla Harvard University, negli Usa. Ecco di seguito i premiati:

TOPI IN ABITO - Il Nobel per gli studi sulla Riproduzione è andato all'egiziano Ahmed Shafik, che ha testato gli effetti sulla vita sessuale dei topi di pantaloni in polyestesere, cotone e lana.  E per restare in tema di animali, tra i premiati c'è uno scienziato britannico che ha vissuto per tre giorni sulle Alpi come una capra: probabilmente per sfuggire allo stress della vita moderna.  Tom Thwaites, si è fatto costruire delle protesi per sperimentare il punto di vista dell'animale. Ma il britannico si è dovuto spartire l'IgNobel per la biologia con Charles Foster. Anche lui ha trascorso del tempo in natura, cercando di calarsi nelle 'vesti' di un tasso, una lontra, un cervo, una volpe e un uccello. 

CAVALLI E LAPIDI NERE - Gabor Horvath e colleghi hanno ricevuto l'IgNobel per la Fisica per aver studiato perché i cavalli con i capelli bianchi resistono meglio ai tafani e perché le libellule sono fatalmente attratte dalle lapidi nere.  Da non sottovalutare anche il premio per l'Economia, andato a Mark Avis per aver accertato come gli esseri umani siano in grado di attribuire delle personalità persino a delle pietre, analogamente a quanto accade per le marche di automobili o altre entità che popolano il mondo del marketing.

RACCOLTA DI MOSCHE MORTE - Il premio per la Medicina, a Christoph Helmchen e colleghi per aver scoperto che se si ha un prurito sul lato sinistro del corpo si può alleviare il fastidio guardandosi in un specchio e grattandosi il lato destro (e viceversa). Il Nobel per la letteratura invece se l'è aggiudicato Fredrik Sjoberg per il suo lavoro autobiografico in tre volumi, sui piaceri della raccolta delle mosche morte e quelle che sono ancora in vita. E ancora, il Premio per la Percezione è andato ad Atsuki Higashiyama e Kohei Adachi, per aver dedicato del tempo a studiare se le cose sembrano diverse se ci si piega e le si guarda da in mezzo le gambe. 

PREMIATA ANCHE VOLKSWAGEN - L'IgNobel per la Chimica infine è andato alla Volkswagen "per aver risolto il problema delle emissioni riducendone la produzione, automaticamente ed elettronicamente, ogni volta  che le automobili vengono sottoposte a un test". Dalla casa automobilistica tutto tace.