Mercoledì 24 Aprile 2024

"Gerusalemme est capitale Palestina". I Paesi islamici sfidano Trump

Oggi a Istanbul vertice straordinario dell’Organizzazione della cooperazione islamica dopo la decisione del presidente americano di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan (Ansa)

Roma,  13 dicembre 2017 - Gerusalemme est è stata dichiarata oggi capitale dello stato di Palestina occupato da parte dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oic) riunita oggi a Istanbul in un vertice straordinario convocato dal presidente turco Erdogan. Nella dichiarazione finale vengono invitati tutti i Paesi del mondo a fare altrettanto. I Paesi islamici rispondono così al presidente Usa Donald Trump che nei giorni scorsi aveva annunciato di riconoscere Gerusalemme come capitale d'Israele.

Nel documento in 23 punti, si condanna la dichiarazione "pericolosa", "illegale" e "illegittima" di Donald Trump su Gerusalemme, chiedendo anche la "fine dell'occupazione israeliana della terra dello Stato di Palestina". I Paesi Oic, organizzazione che conta 57 membri, ribadiscono inoltre il loro supporto alla "soluzione dei due Stati", apprezzando il "consenso internazionale" contro la mossa di Trump come "un messaggio di forte sostegno ai diritti dei palestinesi e alla loro giusta causa".

A Istanbul sono giunti i capi di stato di 18 Paesi, tra cui spiccano il presidente palestinese Abu Mazen, il re il presidente iraniano Hassan Rohani e il re di Giordania Abdallah. Abu Mazen ha avvertito che Washington "non ha più alcun ruolo da svolgere nel processo di pace". Protagonista della giornata Erdogan, padrone di casa nelle vesti i paladino della causa palestinese. Il presidente turco ha aperto il summit descrivendo Israele come uno stato "occupante" e "terrorista". "Con questa decisione, Israele è stato premiato per tutte le attività terroristiche che ha portato avanti, ed è Trump a conferire questo premio", ha tuonato Erdogan, che detiene la presidenza di turno dell'Oic.