Venerdì 19 Aprile 2024

Elezioni Gran Bretagna, i risultati definitivi

Niente maggioranza assoluta per il partito della May. Successo per i Labour di Corbyn. Paese a rischio ingovernabilità Elezioni Inghilterra, perché si vota sempre di giovedì

Theresa May

Theresa May

Londra, 9 giugno 2017 - I conservatori di Theresa May si confermano il primo partito alle elezioni in Gran Bretagna, ma senza ottenere la maggioranza assoluta. A scrutinio quasi ultimato i risultati vedono i Tory a 318 seggi, quindi ben al di sotto della soglia magica di 326, contro i 262 dei Labour di Jeremy Corbyn. Dati che, di fatto, stanno confermando gli Exit Poll realizzati a pochi minuti dalla chiusura delle urne. Numeri che tradotti rischiano di portare al cosiddetto 'hung Parliament', un 'Parlamento impiccato' alla necessità di dar vita a fragili coalizioni o a governi di minoranza. Il rischio è l'ingovernabilità. Proprio l'opposto di quanto sperato dalla May, che aveva fortemente voluto il voto anticipato per allargare la sua maggioranza in vista dei negoziati con la Ue per la Brexit.

L'ULTIMO SEGGIO - Spoglio concluso intorno alle 22 per le elezioni britanniche di ieri. L'ultimo collegio, quello di Kensington, a lungo conteso e soggetto a un conteggio ripetuto, è andato al Labour, che chiude così con 262 seggi, 30 in più rispetto al 2015. I Tory restano invece a 318, 12 in meno. 

SCENARI Cosa può succedere ora

Il primo ministro britannico parlerà al Paese alle 10 (le 11 in Italia). Nell’unica dichiarazione rilasciata nella lunga notte elettorale, si è mantenuta prudente: la Gran Bretagna - ha detto - "ha bisogno di un periodo di stabilità" e i Tory lavoreranno per garantirla. Con un tremito nella voce, May ha poi insistito sulla necessità di attuare la Brexit e di difendere "l’interesse nazionale". "Il Partito Conservatore - ha concluso - farà il suo dovere qualunque sia il risultato" finale delle elezioni.

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All’attacco Jeremy Corbyn: "Theresa May ha perso sostegno, ha perso seggi e ha perso voti, io credo sia abbastanza perché se ne vada". "La politica è cambiata - ha continuato - la gente ha fatto capire di non poterne più di austerity e tagli ai servizi pubblici", ma "ha votato per la speranza". Chi esce ridimensionato dalle elezioni sono gli indipendentisti dell’Ukip - principali autori del successo della Brexit - che rischiano di perdere l’unico seggio, e gli indipendentisti scozzesi: il Snp si deve accontentare di una trentina di seggi rispetto a 56. Rimangono primo partito, ma devono fare i conti con laburisti e conservatori. Conservatorie laburisti conquistano entrambi oltre il 40% dei voti, riaffermando il dominio del bipartitismo nel Regno Unito. Per i laburisti si tratta del miglior risultato dall’era Tony Blair, per i conservatori allìepoca di John Major e Margareth Thatcher.

I RISULTATI - Conta dei seggi in diretta (649 collegi su 650)

Conservatori 318 (-12)

Laburisti 261 (+29)

Scottish National Party 35 (-21)

Partito Democratico Unionista 10 (+2)

Plaid Cymru 4 (+1)

Liberal Democratici 12 (+4)

Sinn Fein 7 (+3)

Green Party 1 (0)

Ukip 0 (-1)

Altri 1

CROLLA LA STERLINA - La sterlina, poco mossa per grande parte della giornata di ieri, ha perso quasi il 2% arrivando ad essere scambiata per 1,272 dollari non appena sono usciti (a mercati Usa ormai chiusi) i risultati inattesi delle elezioni britanniche. Da ciò gli analisti credono che dipenderanno i negoziati sulla Brexit.

EXIT POLL - Secondo gli exit poll (realizzati congiuntamente per Bbc, Skynews e Itv e basati su 30.450 interviste) i conservatori sono in testa ma con soli 314 seggi (-17 rispetto al Parlamento uscente): se fossero confermati, May non avrebbe la maggioranza assoluta di 326 seggi. I laburisti di Corbyn in recupero, sono accreditati di 266 seggi (+34). Sempre in base ai primi sondaggi nessun seggio andrebbe all'Ukip di Nigel Farage. Il partito nazionale scozzese (Snp) è invece attestato a 34 seggi, i liberaldemocratici a 14. Altre formazioni raccoglierebbero nel complesso 22 seggi. Ma i numeri alla fine dello spoglio potrebbero cambiare: secondo un'analisi della Bbc infatti ci sono ben 76 seggi in bilico (su un totale di 650), in cui cioè lo scarto fra i candidati è minimo. Il dato sull'affluenza riportato dalla Bbc è del 66.7%. 

Elezioni in Gran Bretagna, Charlie Hebdo 'decapita' Theresa May 

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ALTA TENSIONE - Al di là dei risultati, si è trattato di un voto ad alta tensione in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord, chiamati alle urne per la terza volta in tre anni, a 12 mesi esatti dalla Brexit. A pesare anche l'ombra del terrorismo (VIDEO Al voto nella paura) con i due attentati di Manchester del 22 maggio e del London Bridge sabato scorso.

Elezioni Inghilterra, perché si vota sempre di giovedì

Elezioni Gran Bretagna: programmi a confronto

VIDEO Theresa May ai seggi

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IL FUORI PROGRAMMA - Theresa May si è presentata regolarmente al seggio, accompagnata dal marito Phillipp e dalla scorta. La May ha sorriso ai flash dei fotografi, non curante (o forse non accorgendosi) di una persona travestita da Elmo dei Muppet che spunta in tantissime foto. Diventate ovviamente subito virali in Rete. Lo sfidante Jeremy Corbyn è arrivato da solo alle urne intorno alle 10.30, rilassato e sorridente.

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VIDEO Il voto di Corbyn

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