Venerdì 19 Aprile 2024

Elezioni Germania 2017, Afd già si spacca. Merkel: "Ceduti un milione di voti"

La Merkel vince ma arretra: 33%. L'Spd ottiene il peggior risultato di sempre e ribadisce: "Opposizione forte". Avanza l'estrema destra. Si va verso la complicata coalizione Giamaica

Angela Merkel (LaPresse)

Angela Merkel (LaPresse)

Berlino, 25 settembre 2017 - I risultati definitivi delle elezioni politiche in Germania confermano la vittoria della Cdu/Csu della cancelliera Angela Merkel con il 33% (in calo dell'8,5% rispetto al 2013), seguita dai socialdemocratici dell'Spd, che ottengono il peggior risultato di sempre con il 20,5%, più di cinque punti in meno rispetto alle ultime elezioni generali. Avanza l'estrema destra populista e xenofoba di Alternativa per la Germania (AfD), al 12,6%, che entra così per la prima volta al Bundestag e diventa la terza forza politica del Paese. Nelle elezioni del 2013 era rimasta fuori dal Parlamento perché non aveva raggiunto per un soffio la soglia minima necessaria del 5%.Tornano in parlamento i Liberali dell'FdP, che si attestano al 10,7% dei consensi. Seguono la sinistra di Linke con il 9,2% e i Verdi con l'8,9%. L'affluenza definitiva, secondo i dati dell'ufficio elettorale federale, si è attestata al 76,2%. 

SI TRATTA PER LA COALIZIONE - Per effetto della legge elettorale, per armonizzare il voto diretto per i candidati e quello per le liste il parlamento sarà ampliato a 709 deputati, dai 631 della passata legislatura. Si aprono ora le trattative per la creazione di un nuovo governo, la cui guida sarà affidata per la quarta volta ad Angela Merkel. Archiviata definitivamente la grande coalizione tra conservatori e socialdemocratici, l'ipotesi più probabile è quella di una coalizione 'Giamaica' (dai colori nero, giallo e verde dei partiti) tra Cdu, Liberali e Verdi. Un'alleanza inedita e comunque complicata dalle differenze programmatiche tra i due partiti minoritari, tra i quali la Merkel dovrà trovare un terreno di mediazione.

Il liberali di Fdp, per voce del loro leader Christian Lindner, hanno annunciato un loro eventuale appoggio alla coalizione 'Giamaica' a patto che cambi la "direzione politica" del governo. "Altrimenti preferiamo i banchi dell'opposizione", ha dichiarato Lindner, oggi in conferenza stampa. Martin Schulz, leader dei socialdemocratici, ha ribadito oggi che l'obiettivo del suo partito è quello di "assumere il ruolo di una forte opposizione in questo paese". Dal canto suo la stessa Merkel ieri ha ammesso la sua delusione: "Speravo in un risultato migliore".  Oggi, analizzando l'esito delle urne, la Cancelliere ha affermato che la Cdu ha ceduto "un milione di voti" ai populisti di Afd. "Vogliamo recuperarli", ha aggiunto, sottolineando però che Afd non influenzerà la futura politica sui migranti. La leader conservatrice si è detta ottimista per la grande coalizione. 

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FRATTURA NELL'AFD - Intanto, neanche il tempo di chiudere le urne che la formazione di estrema destra registra già una prima frattura interna. Frauke Petry, l'ex leader di Afd, ha annunciato che non entrerà nel Bundestag e lascerà il partito. La frattura sembrerebbe dovuta alle diverse posizioni sulle tendenze razziste di quello che è ormai il terzo partito più forte della Camera. Petry ha invocato una "ragionevole politica conservatrice" sulle questioni che "domineranno in futuro", "non le affermazioni assenti che abbiamo sentito in passato". 

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TAJANI - Stamani è intervenuto anche il Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che ha detto: "Il rafforzamento dell'estrema destra (in Germania, ndr) è un segnale negativo per l'Italia. Questo è un partito anti-italiano, anti-Mediterraneo, che ci considera quasi degli esseri inferiori", ha spiegato Tajani. "Mi auguro che finalmente la politica veda una presenza dell'Italia più forte, perché il risultato tedesco impone all'Italia di essere protagonista per avere un'Europa bilanciata, un'Europa che guardi al futuro".

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