Malta, il figlio della blogger uccisa: "Questa è guerra, Stato mafioso"

Matthew Galizia denuncia il post di un poliziotto che scrive "Ha avuto quello che si meritava". Assange: 20mila euro a chi dà informazioni. Il governo chiede aiuto all'Fbi

Daphne Caruana Galizia, la giornalista bligger saltata in aria a bordo della sua auto

Daphne Caruana Galizia, la giornalista bligger saltata in aria a bordo della sua auto

La Valletta (Malta), 17 ottobre 2017 - Il giorno dopo l'orribile morte di Daphne Caruana, fatta esplodere a bordo della sua auto, le reazioni non si sono fatte attendere. In particolare quella del figlio Matthew che in un lungo post in inglese su Facebook racconta lo choc della corsa nel campo, dopo l'esplosione e punta il dito contro quello che definisce un "Paese mafioso" e in guerra. Il giovane poi racconta tutto il suo sconcerto di fronte a un post di accuse volgari contro sua madre morta da parte di un poliziotto, che presto ha fatto il giro del web. In serata si è saputo che il poliziotto è stato sospeso e verrà posto sotto inchiesta dalla Commissione per il servizio pubblico.

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Intanto la società civile maltese reagisce all'omicidio: stamane associazioni e gruppi di cittadini di Malta si sono dati appuntamento davanti al tribunale de La Valletta per chiedere giustizia per la giornalista e blogger anticorruzione. La manifestazione di oggi segue la fiaccolata di questa notte, cui hanno partecipato anche alcuni politici maltesi. 

image IL FIGLIO - "Mia madre è stata assassinata perché era per lo Stato di diritto contro chi vuole violarlo. Ecco dove siamo: in un Paese mafioso dove puoi cambiare gender sulla carta di identità ma vieni ridotto in pezzi se eserciti le tue libertà", scrive Matthew Galizia. "Mentre quel clown di Muscat parlava ieri in Parlamento di una cronista che ha demonizzato per un decennio, un sergente di polizia ha scritto su Facebook: 'Ognuno ha quello che si merita, letame di mucca'". Il premier "ha riempito il suo ufficio di corrotti, la polizia di corrotti e imbecilli, e i tribunali di corrotti e incompetenti".

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Il giovane racconta "l'inferno" che ha visto quando è accorso sul luogo dell'esplosione, nel campo dove l'auto era finita saltando in aria: "Non lo dimenticherò mai, correre intorno all'inferno nel campo, provando a trovare un modo per aprire lo sportello, il claxon della macchina che ancora suonava, io che gridavo a due poliziotti comparsi con un solo estintore". Matthew Caruana Galizia definisce quella che ha visto una scena di guerra: "Mi dispiace essere così crudo, ma questo è il volto della guerra, e dovete saperlo. Non è stato un omicidio ordinario e non è stato tragico. Tragico è quando qualcuno viene investito da un autobus. Quando c'è sangue e fuoco tutto in torno a te, questo è guerra. Siamo persone in guerra contro lo Stato e il crimine organizzato, che sono diventati indistinguibili", accusa il figlio della giornalista, definendo il premier Joseph Muscat un "clown" che poche ore dopo l'omicidio "rilasciava dichiarazioni in Parlamento su una giornalista che aveva impiegato un decennio a demonizzare e attaccare".

Infine la conclusione, con tanto di nomi e cognomi: "Joseph Muscat, Keith Schembri, Chris Cardona, Konrad Mizzi, il procuratore generale e la lunga lista di commissari di polizia che non hanno agito: siete complici. Siete responsabili di questo".

Il luogo dell'esplosione dell'auto della giornalista (Dire)
Il luogo dell'esplosione dell'auto della giornalista (Dire)

SOS FBI - Il governo di Malta ha chiesto all'Fbi e a esperti forensi europei di venire sull'isola per aiutare la polizia locale nelle indagini sull'attentato, ha annunciato il ministero dell'Interno della Valletta. Intanto, in giro per Malta sono apparse diverse scritte sui muri che riproducono le ultime parole pubblicate dalla giornalista sul suo blog: "Ci sono criminali ovunque si guardi".

IL TESTE: DUE ESPLOSIONI - C'è un testimone oculare dell'attentato.  Frans Sant, che stava guidando in direzione opposta rispetto alla reporter, ha descritto la scena a Reuters Television: "Ho visto una piccola esplosione venire dall'auto, e ho avuto paura. Tre o quattro secondi dopo ce n'è stata un'altra, più grande. L'auto continuava a scendere dalla collina, sbandando a velocità, in una palla di fuoco. Mi ha mancato di 3 metri, più o meno. Ho provato a fare qualcosa ma le fiamme erano troppo alte e l'auto è finita nel campo".

LA TAGLIA DI ASSANGE - "Oltraggiato dalla notizia della morte della giornalista e blogger Daphne Caruana, assassinata a Malta, metto a disposizione 20mila euro per chi abbia informazioni che portino all'individuazione dei killer", twitta invece Julian Assange.

L'UNIONE EUROPEA - La Commissione europea è "orripilata per l'attacco in cui ha perso la vita" la giornalista maltese Daphne Galizia Caruana, definita "la pioniera del giornalismo investigativo maltese"., ha detto il portavoce, Margaritis Schinas, specificando che il presidente Jean Claude Juncker e il collegio dei Commissari "condannano nel modo più forte possibile" l'attacco e chiedono che "giustizia sia fatta". L'attacco, ha aggiunto Schinas, "è una tragedia su cui si deve investigare ma non è utile che interveniamo perché il gravissimo attentato è una questione che appartiene all'autorità giudiziaria maltese" che, ha ricordato, "ha già chiesto assistenza internazionale".

E oggi alle 18, davanti al centro stampa internazionale di Bruxelles,  minuto di silenzio per condannare l'attacco in cui ieri è stata uccisa la giornalista.

IL VESCOVO - "Grande choc e tristezza" per la morte della giornalista e blogger Daphne Caruana Galizia è  stata espressa da monsignor Charles Jude Scicluna, arcivescovo di  Malta, in un tweet lanciato ieri sera sul suo profilo.  Nel tweet monsignor Scicluna lancia un "appello per una risposta unitaria" del Paese affinché "si promuova una vera democrazia".