Corea del Nord: "Sanzioni Onu atto di guerra, rafforzeremo il nucleare"

La minaccia di Pyongyang dopo le nuove misure delle Nazioni Unite: "Consolideremo ulteriormente il nostro deterrente nucleare"

Il leader nordcoreano Kim Jong-Un (Afp)

Il leader nordcoreano Kim Jong-Un (Afp)

Roma, 24 dicembre 2017 - Un "atto di guerra". Così la Corea del Nord definisce le nuove sanzioni imposte dall'Onu. E minaccia, con una nota del ministero degli Esteri: "Consolideremo ulteriormente il nostro deterrente nucleare per sradicare radicalmente le minacce nucleari degli Usa, i loro ricatti e le mosse ostili per stabilire un equilibrio con i loro armamenti".

Le ultime sanzioni Onu rappresentano "una violenta violazione della sovranità della nostra repubblica e un atto di guerra che distrugge la pace e la stabilità della penisola coreana e di una vasta regione - precisa il comunicato di Pyongyang -. Gli Stati Uniti terrorizzati per la storica realizzazione del completamento della nostra forza nucleare, stanno diventando sempre più deliranti nelle mosse per imporre sanzioni sempre più severe e pressioni sul nostro Paese. Consolideremo ulteriormente la nostra difesa nucleare come deterrente finalizzato a sradicare radicalmente le minacce nucleari statunitensi, i loro ricatti e le mosse ostili per stabilire un equilibrio con i loro armamenti", conclude la nota del ministero degli Esteri di Pyongyang.

LE SANZIONI ONU - Le nuove sanzioni votate all'unanimità dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in risposta all'ultimo test con un missile balistico intercontinentale, colpiscono soprattutto le importazioni di petrolio, fondamentali per portare avanti il programma missilistico e nucleare del regime di Pyongyang. Nel dettaglio le nuove sanzioni prevedono che le importazioni di petrolio restino limitate all'attuale livello, caratterizzato già da una penuria generale in tutto il Paese. La comunità internazionale si impegna anche ad espellere i lavoratori nordcoreani dai vari stati in cui si trovano, tagliando così le risorse finanziarie che questi inviano nel loro Paese. Via libera anche a controlli molto più severi sulle navi commerciali che partono o si dirigono verso la penisola coreana, con uno stop al trasbordo di carburante da imbarcazione ad imbarcazione, uno dei metodi che Pyongyang usa per eludere le sanzioni.