Giovedì 25 Aprile 2024

Corea del Nord: "Possibile test bomba idrogeno nel Pacifico"

Guerra di minacce e parole tra il dittatore Kim Jong-un e il presidente Usa. "Trump un folle". "Kim un pazzo"

Corea del Nord, il dittatore Kim Jong-un (Afp)

Corea del Nord, il dittatore Kim Jong-un (Afp)

Roma, 22 settembre 2017 - La Corea del Nord potrebbe far esplodere una bomba all'idrogeno nel Pacifico in risposta al presidente Donald Trump, che ha minacciato di "distruggere completamente"  lo Stato se non rinuncerà al suo programma nucleare. L'ipotesi arriva dal ministro degli Esteri nordcoreano Ri Yong-ho, a margine dei lavori dell'Assemblea Generale dell'Onu dove Trump ha lanciato il suo avvertimento. Il leader di Pyongyang Kim Jong-un, ha spiegato il ministro, sta considerando le più potenti iniziative in risposta al presidente americano. 

"Potrebbe essere la detonazione più potente di bomba all'idrogeno nel Pacifico", ha affermato Ri, aggiungendo però "di non avere idea di quali azioni potrebbero essere prese dato che saranno ordinate dal leader Kim Jong-un". Pyongyang, a partire dal 2006, ha effettuato un totale di sei test nucleari, di cui l'ultimo, il più potente, risale al 3 settembre ed è stato rivendicato come la detonazione di ordigno all'idrogeno.

La provocazione di Ri è arrivata poche ore dopo la dichiarazione del dittatore nordcoreano rilanciata dall'agenzia di stampa di Pyongyang. Kim Jong-un ha definito Trump "un folle", aggiungendo che il presidente statunitense pagherà "caro" per le sue minacce di distruggere totalmente la Corea del Nord, lanciata sul podio dell'Assemblea Generale dell'Onu. Il presidente americano viene inoltre definito un "bandito e un gangster" al quale piace "giocare con il fuoco". Kim sottolinea dunque di aver "scelto la giusta strada", quella degli armamenti nucleari, e di volerla perseguire "fino alla fine".

Dall'altro lato, Trump ha affermato che Kim "è chiaramente un pazzo a cui non interessa affamare o uccidere il proprio popolo" e ha assicurato che "verrà messo alla prova come mai prima".

Intanto la Cina interviene per invitare tutte le parti a esercitare autocontrollo. Il portavoce del ministero degli Esteri Lu Kang ha ribadito in conferenza stampa l'opposizione di Pechino alle sanzioni unilaterali fuori dalla schema generale risoluzioni delle Nazioni Unite. Un riferimento all'annuncio di Trump di nuove sanzioni nei confronti di individui o entità che fanno affari con la Corea del Nord.