Carles Puigdemont (Lapresse)
Barcellona, 2 novembre 2017 - Pugno duro della magistratura spagnola contro l'ex Govern della Catalogna che ha proclamato l'indipendenza. L'ex vicepresidente catalano, Oriol Junqueras, e altri 8 ex ministri del deposto esecutivo si sono presentati, questa mattina, al tribunale di Madrid per rispondere dei reati di ribellione, sedizione e malversazione, rifiutandosi però di rispondere al magistrato Carmen Lamela. La procura spagnola, dal canto suo, ha chiesto al giudice la detenzione preventiva senza cauzione per tutti loro, eccezione fatta per Santi Villa che si era dimesso il giorno prima della dichiarazione di indipendenza. Per lui il pubblico ministero ha chiesto una cauzione di 50mila euro, versando i quali evitare il carcere. Alla fine la richiesta dell'accusa è stata accettata ed è scattato il carcere. Gli otto detenuti oltre a Junqueras sono Raul Romeva (Esteri), Jordi Turull (Presidenza), Meritxell Borras (Governo), Dolors Bassa (Lavoro), Joaquim Forn (Interno), Josep Rull (Territorio) e Carles Mundò (Giustizia).
A fine giornata anche l'ottavo, Santiago Vila, - ha fatto sapere il suo avvocato - ha deciso di entrare in carcere, "per solidarietà" ai colleghi, e pagherà domani i 50mila euro.
La linea dura però è a tutto campo. Delle stesse accuse devono rispondere al Tribunale supremo la presidente del Parlament, Carme Forcadell, e cinque membri della Mesa (l'ufficio di presidenza che definisce agenda e votazioni dell'assise catalano). Furono loro, infatti, a mettere al voto la dichiarazione di indipendenza. In questo caso il giudice ha accolto la richiesta di rinviare il loro interrogatorio al prossimo 9 novembre, in modo che gli avvocati possano preparare meglio le loro carte, ma il giudice, su richiesta della Procura, ha chiesto che i sei deputati siano messi sotto sorveglianza della polizia. I reati contestati a tutti prevedono pene dai 15 ai 30 anni.
PUIGDEMONT - L'avvocato belga Paul Bekaert, legale dell'ex presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, scappato in Belgio con altri quattro membri dell'ex esecutivo Clara Ponsatì, Antoni Comin, Lluis Puig e Meritxell Serret, e ora irreperibile, ha annunciato alla tv fiamminga che la magistratura spagnola ha spiccato il mandato di cattura europeo per il suo assistito.
PROTESTE - Intanto migliaia di catalani si sono concentrati in tutta la regione davanti ai luoghi di lavoro a mezzogiorno per un minuto di silenzio all'appello delle organizzazioni della società civile indipendentista per protestare contro il "processo politico" avviato contro il Govern. Centinaia di persone si sono riunite davanti al Palazzo della Generalità a Barcellona gridando "Puigdemont è il nostro presidente", "Llibertat!" e cantando l'inno di Els Segadors.
