Martedì 23 Aprile 2024

Catalogna, sabato Madrid avvia sospensione dell'autonomia

Scaduto secondo ultimatum, governo centrale insoddisfatto della risposta di Puigdemont. "Ora ripristinare la legalità"

Il presidente catalano Carles Puigdemont (Ansa)

Il presidente catalano Carles Puigdemont (Ansa)

Madrid, 19 ottobre 2017 - Contesa Catalogna-Spagna, il percorso è segnato: il presidente catalano Carles Puigdemont non ha ritirato la dichiarazione d'indipendenza della Catalogna entro la scadenza di oggi, come chiesto da Madrid. Ora il governo conservatore di Mariano Rajoy, peraltro spalleggiato dai socialisti all'opposizione, si prepara a effettuare un passo senza precedenti nella storia repubblicana spagnola: il consiglio dei ministri sabato si riunirà per decidere quali tra "i mezzi previsti dall'articolo 155 della Costituzione" adottare "per restaurare la legalità nell'autogoverno della Catalogna". Tradotto nella pratica, Madrid si prepara a commissariare la Generalitat catalana, sospendendo l'autonomia regionale. 

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PUIGDEMONT - Iil presidente della Generalitat, Carles Puigdemont, torna a minacciare, in una nuova lettera al governo centrale, la dichiarazione unilaterale di indipendenza se Madrid non accetterà il dialogo e deciderà di applicare l'articolo 155, che di fatto 'commissaria' la regione.

E' questa la risposta al secondo ultimatum del governo centrale che scadeva stamane alle 10. Nella lettera di Puigdemont, più breve di quella di lunedì, si insiste sul dialogo e il negoziato lamentando la repressione contro le aspirazioni indipendentiste della Catalogna. Al tempo stesso si mette in guardia dall'applicazione dell'articolo 155 della Costituzione, che porterebbe alla dichiarazione di indipendenza.

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RAJOY - E a questo punto, il governo spagnolo ha deciso che si riunirà sabato a Madrid per attivare l'articolo 155 dopo quella che considera una 'risposta negativa' del presidente catalano. "Il governo - si legge nella nota pubblicata sul sito internet - farà tutto quanto è in suo potere per ripristinare il più presto possibile la legalità e l'ordine costituzionale, la convivenza pacifica tra i cittadini e per frenare il deterioramento economico in Catalogna causato dall'instabilità". Quindi, se da un lato si ringrazia "il sostegno delle forze politiche" che in modo compatto "stanno rispondendo alla sfida secessionista", dall'altro si biasima l'atteggiamento della "Generalitat catalane, che deliberatamente e sistematicamente, ha cercato lo scontro istituzionale nonostante i gravi danni che sta causando alla convivenza e all'economia della Catalogna". 

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SCONTRO TRA POLIZIE  - Intanto,con riferimento al referendum del 1° ottobre, continua lo sconro tra polizie. Agenti della Guardia Civil spagnola in borghese stanno effettuando una perquisizione nel commissariato di Lleida dei Mossos d'Esquadra, la polizia catalana, riferisce Tv3. Gli agenti spagnoli, che agiscono su mandato di un giudice di istruttore, intendono sequestrare le registrazioni delle comunicazioni interne del 1 ottobre, durante le operazioni di voto.