Giovedì 18 Aprile 2024

Mogadiscio, camion-bomba esplode in centro. Almeno 30 vittime

Il mezzo carico di esplosivo ha distrutto parte di un hotel del centro. Il gruppo terroristico al Shebaab ha rivendicato l'attacco

Camion bomba a Mogadiscio (Ansa)

Camion bomba a Mogadiscio (Ansa)

Mogadiscio, 14 ottobre 2017 - La potente esplosione di un camion-bomba a Mogadiscio ha ucciso almeno 30 persone. Lo ha reso noto la polizia. La deflagrazione è avenuta davanti ad un hotel nel centro della capitale somala, in una zona molto affollata. Il mezzo carico di esplosivo è saltato in aria mentre la polizia lo stava seguendo con l'intenzione di controllarlo, in quel momento, alle 15,40 ora locale (le 14,40 in Italia), davanti all'hotel Safari, sulla grande arteria stradale Jidka Afgooye.

L'albergo, in linea d'aria a poco più di 2 km dall'aeroporto della capitale somala, è stato in parte distrutto e vi sono persone intrappolate sotto le macerie. L'hotel Safari è situato vicino al ministero degli Esteri somali e i soccorritori sono al lavoro anche in altri edifici danneggiati dall'esplosione.

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Testimoni raccontano di aver visto a terra corpi, scarpe e ciabatte insanguinate. I vetri delle finestre di numerosi edifici sono andati in frantumi mentre alcuni veicoli sono stati rovesciati dall'onda d'urto. Un cameriere di un locale lì vicino: "C'era molto traffico e la strada era piena di gente a piedi e di autovetture. È un disastro". 

L'attentato è stato rivendicato dal gruppo terroristico islamico somalo al Shebaab, dal 2012 legato ad al Qaeda. Secondo il capitano della polizia, Mahad Abdi Gooye, gli Shebaab puntavano ad una strage di proporzioni epiche. Infatti un secondo camion bomba era pronto ad esplodere davanti alla vecchia sede della Somalia Airlines, nel quartiere di Wadajir, lo stesso dove sorge l'Hotel Safari. 

Si tratta dell'attacco più sanguinoso dalla ultime elezioni presidenziali dello scorso 8 febbraio, vinte dall'ex premier Mohamed Abdullahi Mohamed. L'attentato di oggi avviene a 2 giorni dalla visita a Mogadiscio dei vertici del comando militare americano per l'Africa, ricevuti dal capo dello Stato nelle stesse ore in cui si dimettevano il ministro della Difesa e il capo delle Forze armate somali. 

Gli Shebaab controllano ancora il centro ed il sud della Somalia e puntano a ricreare a Mogadisco uno Stato islamico sulle orme delle Corti Islamiche che controllavano il Paese fino al 2006 quando con l'intervento delle truppe etiopiche e degli Usa il Governo di Transizione di Baidoa, riprese il controllo della capitale.