Usa, bufera sulla Costa Est. Cancellati 5mila voli. Trump-Merkel, incontro rinviato

A New York il governatore Andrew Cuomo ha dichiarato lo stato di emergenza. La tempesta interessa 84 milioni di persone: ha paralizzato voli, trasporti, scuole e uffici, compreso il quartier generale dell'Onu.

Usa, è arrivata la bufera Stella (Ansa)

Usa, è arrivata la bufera Stella (Ansa)

Washington, 14 marzo 2017 - La  temuta bufera Stella - la più imponente della stagione - si è abbattuta sugli Stati Uniti, facendo danni sulla costa nord orientale. La bufera interessa la bellezza di 84 milioni di abitanti, ha paralizzato voli, trasporti pubblici, scuole e uffici. Tra le città più a rischio ci sono Boston e New York. Mentre in Connecticut è vietato mettersi in viaggio sulle strade, pena il rischio di una multa di 90 dollari, nella Grande Mela il governatore Andrew Cuomo ha dichiarato lo stato di emergenza. Nella città di New York City, tuttavia, il peggio è stato evitato. Anche se fiocchi di neve e ghiaccio hanno ricoperto di bianco la metropoli americana e il vento forte continua a soffiare, ora si aspettano 10-15 centimetri di neve e non più i 30-46 centimetri calcolati in precedenza.

Il sindaco Bill de Blasio continua comunque a consigliare alla popolazione di stare a casa e, se possibile, di evitare di mettersi al volante della propria auto. E' meglio lasciare liberi gli oltre 10mila chilometri di strade affinché possano essere pulite dagli spazzaneve. Per questo viene consigliato di usare i mezzi pubblici, anche se le linee metropolitane che non viaggiano sotto terra sono state chiuse e quelle che generalmente garantiscono un servizio espresso stanno facendo soste in tutte le stazioni. In altre regioni che si affacciano sull'Atlantico, tuttavia, è ancora atteso oltre mezzo metro di neve. E in quella chiamata New England (che comprende gli Stati di Connecticut, Maine, Massachusetts, New Hampshire, Rhode Island e Vermont) sono attesi allagamenti. C'è chi stima danni complessivi nell'ordine di decine di milioni di dollari.

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VIDEO Scivolano sulla neve, si tamponano in 34

Le compagnie aeree americane hanno annunciato la cancellazione di 5.400 voli a causa della bufera. Southwest Airlines, leader nel trasporto aereo interno, ha fatto sapere che non opererà nessuno dei suoi voli negli 14 scali che serve, annullando circa 900 voli. American Airlines, JetBlue Airways e United Airlines hanno deciso di tenere a terra circa 500 voli ciascuna. Secondo il sito online FlightAware.com le cancellazioni complessive in settimana arriveranno a oltre 7.700 voli.

Anche il quartier generale dell'Onu a New York resta chiuso. La Grande Mela ha già annunciato anche la chiusura di tutte le scuole pubbliche.

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MERKEL BLOCCATA - Stella ha avuto anche effetti politici: la visita prevista oggi alla Casa Bianca del cancelliere tedesco Angela Merkel è stata posticipata a venerdì. Lo ha annunciato la stessa Merkel, spiegando di aver ricevuto una telefonata ieri sera dallo stesso Trump che spiegava le pessime condizioni degli aeroporti. Secondo indicazioni del portavoce di Trump, Sean Spicer, la visita è stata rinviata a venerdì 17 marzo mentre fonti della Cancelleria hanno parlato soltanto "di un nuovo appuntamento a breve". Il programma della visita di Merkel, che è accompagnata da un folto gruppo di imprenditori tedeschi, prevedeva la partenza ieri sera e l'incontro con Trump oggi. Nel pomeriggio di ieri, Merkel ha ribadito, intervenendo a un convegno, l'importanza delle relazioni commerciali ed economiche tra i due Paesi, da cui dipendono, così Merkel, molti posti di lavoro negli Stati Uniti e in Germania ed è questo, ha aggiunto, che "dovrebbe essere al centro dei colloqui".

RAGGI ANNULLA IL VOLO - Anche la sindaca di Roma si è vista costretta ad annullare il viaggio il viaggio negli Stati Uniti: Virginia Raggi questa mattina sarebbe dovuta partire per partecipare al Women4Climate del C40, la rete delle principali città del mondo impegnate sui cambiamenti climatici. A causa della forte ondata di maltempo, i voli di questa mattina in direzione New York sono stati cancellati, motivo per il quale la prima cittadina non partirà e resterà a Roma.