Bruxelles, fallito attentato in stazione. "Aveva una bomba piena di chiodi"

L'uomo, un marocchino di 36 anni, che ha fatto esplodere un trolley e urlato frasi inneggianti ad Allah, aveva un secondo ordigno pieno di chiodi. Ministro dell'Interno: "Evitata strage". Media: veniva da Molenbeek

Il ministro dell'Interno Jan Jambon stringe la mano a un militare (Olycom)

Il ministro dell'Interno Jan Jambon stringe la mano a un militare (Olycom)

Bruxelles, 21 giugno 2017 -  L'attentatore della stazione centrale di Bruxelles aveva una bomba piena di chiodi per causare il più alto numero possibile di vittime. La procura belga, in conferenza stampa, ha fatto chiarezza sull'attentatore, identificato come Osama Z.: è un 36enne di origine marocchina, nato il 12 gennaio 1981. Osama è morto colpito dai soldati, che hanno probabilmente evitato un'altra strage nella capitale belga, città ancora profondamente segnata dagli attentati del 22 marzo 2016. 

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L'attentatore veniva da Molenbeek, il quartiere da dove sono partiti anche alcuni dei componenti la cellula che colpì nel 2015 a Parigi e nel 2016 nella capitale belga. Nel quartiere sono in corso perquisizioni. Le forze speciali e gli artificieri hanno setacciato la sua casa in boulevard Louis Mettewie a Molenbeek-Saint-Jean, ma anche in siti in Boulevard Liegi, al confine con Anderlecht. Secondo alcuni media il marocchino era noto alla giustizia per reati sessuali e di droga, ma non rientrava in nessun elenco di sospetti terroristi o elementi radicalizzati.

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Il portavoce del procuratore federale belga, Eric Van Der Sypt ha spiegato in conferenza stampa: "Alle 20.39 di martedì Osama Z. è entrato nella stazione centrale di Bruxelles con una valigia carica di esplosivo (smentita la notizia di una cintura esplosiva) e ha attraversato la sala biglietteria, poi ha cercato di avvicinarsi a un gruppo di persone. Quindi ha provocato un'esplosione parziale della valigia, che ha preso fuoco e non ha ferito nessuno". "La valigia ha preso fuoco immediatamente - ha aggiunto il procuratotre -. L'uomo ha allora abbandonato il bagaglio in fiamme ed è sceso sul binario inseguito da un ferroviere. Intanto, la valigia e esplosa una seconda volta, più violentemente. Conteneva chiodi e bombolette di gas. L'attentatore è poi risalito nella hall scagliandosi contro un soldato e gridando "Allah Akbar". "Il militare ha immediatamente aperto il fuoco colpendolo a più riprese. L'individuo è morto sul posto. Non portava cinture esplosive".

Secondo il procuratore federale specializzato in terrorismo poteva andare molto peggio: le esplosioni sono state due, ma i militari sono intervenuti "bene e rapidamente" per impedire ulteriori danni.

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"Voleva far esplodere una potente bomba, ma alla fine c'e' stata solo una piccola esplosione", aveva spiegato in precedenza il ministro dell'Interno belga Jan Jambon. "Grazie alla risposta rapida, i militari - ha sottolineato - hanno impedito un atto di grande portata". Le autorità per il momento hanno deciso di non alzare al quarto livello, il più alto, l'allerta per minaccia terroristica. Però il procuratore Eric Van der Stypt non ha mai avuto dubbi: "E' terrorismo", anche se questa volta non ha causato vittime.

IL PREMIER - Il primo ministro belga Charles Michel ha convocato per oggi il Consiglio nazionale di sicurezza. Giovedì e venerdì a Bruxelles sono attesi i capi di Stato e di governo dei Paesi Ue per il Consiglio europeo.

FALSO ALLARME A NAMUR - È rientrato l'allarme bomba alla stazione di Namur. La valigia sospetta è stata 'neutralizzata', la struttura è stata riaperta al pubblico ed il traffico ferroviario sta tornando alla normalità. 

OPERAZIONE A ANVERSA - Allarme rientrato ad Anversa, in Belgio. È risultato infatti un falso allarme quello che era scattato in mattinata a seguito della segnalazione di un uomo armato nei prezzi della stazione. I media locali riferiscono che tre persone sono state fermate per possesso di armi finte. "Non c'è pericolo", ha fatto sapere la polizia locale.

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Molti video sui social: 

 Le linee 1 e 5 della metropolitana restano chiuse. 

Diversi video dell'accaduto stanno iniziando a circolare sui social network. Ecco quello di un italiano preso al telefonino: