Giovedì 25 Aprile 2024

Brexit, May: "I cittadini Ue residenti possono restare". Juncker: "Proposta insufficiente"

"Diritti confermati a chi vive in Gran Bretagna da 5 anni". Juncker: "Primo passo ma non è sufficiente"

Da sin. Emmanuel Macron, Angela Merkel e Theresa May (Ansa)

Da sin. Emmanuel Macron, Angela Merkel e Theresa May (Ansa)

Roma, 23 giugno 2017 - La proposta di Theresa May per garantire, dopo la Brexit, il diritto di residenza agli oltre 3 milioni di cittadini Ue che vivono nel Regno Unito da più di cinque anni non soddisfa Bruxelles. L'offerta, avanzata ieri dalla premier britannica ai capi di Stato di governo dell'Ue riuniti nella capitale belga "è un primo passo, ma questo passo non è sufficiente", ha commentato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker. E anche il sindaco di Sadiq Khan ha criticato la proposta. "Non garantisce pienamente i diritti dei cittadini Ue che vivono nel Regno Unito", ha scritto il primo cittadino su Facebook. 

Secondo quanto affermato ieri dalla leader dei conservatori, nessun cittadino europeo dovrà lasciare il Regno Unito con la Brexit, e a tutti verrà data la possibilità di regolarizzare il proprio status. Verrà data a tutti l’opportunità di regolarizzarsi: tutti i cittadini europei residenti (ad una data che sarà specificata in seguito e non anteriore ai negoziati Brexit) da almeno 5 anni verrà data la residenza: avranno sanità, istruzione, benefit e pensioni. Anche a chi è arrivato nel Paese prima della ‘data limite’, ma non ha ancora i 5 anni da residente, verrà data la possibilità di restare fino al loro compimento. Ma ha avvertito che la reciprocità è vitale: la sua proposta sarà valida solo se gli stessi diritti saranno riconosciuti agli inglesi nell’Ue.

Oggi a Bruxelles è la giornata conclusiva del vertice Ue. Al suo arrivo la premier May ha definito la sua offerta avanzata ieri "giusta e molto seria". "Il governo presenterà più dettagli lunedì", ha spiegato. "Voglio rassicurare tutti i cittadini che vivono nel Regno Unito - ha aggiunto -, che hanno una casa e si sono costruiti una vita, che non dovranno andarsene, che non vogliamo famiglie divise". Con la sua proposta, la premier ha assicurato di voler dare "certezza sul futuro della loro vita". "E' un primo passo, ma questo passo non è sufficiente", ha commentato il presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.

e la bocciatura arriva anche dal sindaco di Londra, Sadiq Khan. I tre milioni di europei presenti nel Paese, di cui un milione sono londinesi, hanno bisogno di "certezza per fare piani di lungo periodo per se stessi e le loro famiglie", ha ricordato Khan in un post su Facebbok. "E' inaccettabile che il primo ministro tratti i cittadini europei che vivono qui e contribuiscono alla nostra economia e società come moneta di scambio". Khan ha ribadito che May dovrebbe "abbandonare il suo approccio estremo di 'hard Brexit'" per assicurarsi un accordo sulla Brexit "che protegga posti di lavoro, investimenti e prosperita'".