Attentato Borussia Dortmund, sospetto arrestato è iracheno. "Ordigno azionato a distanza"

Le indagini si concentrano su ambienti jihadisti. Punte metalliche negli ordigni: una era conficcata in un poggiatesta. Schulz twitta una foto con la sciarpa della squadra

Il pullman danneggiato del Borussia Dortmund (Ansa)

Il pullman danneggiato del Borussia Dortmund (Ansa)

Dortmund, 12 aprile 2017 - La polizia tedesca ha arrestato un sospetto "islamista" collegato alle tre esplosioni che hanno danneggiato il bus della squadra di calcio del Borussia Dortmund, causando due feriti. Ordigni molto letali, infatti la procura federale ha reso noto che contenevano delle punte metalliche. Una è stata ritrovata nel poggiatesta di uno dei sedili del bus. "Per questo possiamo dire per fortuna che non è successo nulla di più grave" ha commentato la portavoce delle autorità, Frauke Koehler. Inoltre si sa che gli ordigni avevano una capacità esplosiva di oltre 100 metri. Secondo quanto scrive la Sueddeutsche Zeitung, contenevano esplosivo militare convenzionale e sono stati realizzati da una persona esperta. Sarebbero stati azionati a distanza nel momento esatto in cui è passato l'autobus, aggiunge il giornale. Per gli inquirenti l'attacco ha una "motivazione terroristica" ma, ha sottolineato la procura federale tedesca, "il motivo esatto resta incerto". 

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L'ARRESTATO - L'uomo arrestato è un 25enne iracheno di Wuppertal, riportano la Dpa e i quotidiani Express e Koelner Stadt-Anzeiger. Ma c'è un secondo uomo nel mirino degli inquirenti: è un 28enne tedesco di Froendenberg, una città a una ventina di chilometri da Dortmund. Entrambi appartengono agli ambienti islamici del Nordreno-Vestfalia (la regione di Dortmund) e sono accusati di essere vicini allo Stato islamico, scrivono Express e Koelner Stadt-Anzeiger.

LE INDAGINI - Gli investigatori  sono concentrati su due rivendicazioni. Ma la prima, la pista islamica, sembra la più credibile. In particolare si starebbe verificando una rivendicazione da parte dell'Isis, visto l'impegno tedesco contro il califfato in Siria e Iraq. Il quotidiano Suddeutsche Zeitung ha scritto che sul luogo delle esplosioni sarebbe stata rinvenuta una lettera con i classici richiami dell'estremismo islamico (iniziava "nel nome di Allah il misericordioso") e collegamenti anche con la strage del mercatino di Natale di Berlino. Sempre nella lettera di rivendicazione, scritta al computer, con molti errori ortografici, ci sarebbero anche attacchi contro la Merkel: "12 infedeli sono stati uccisi dai nostri benedetti fratelli in Germania. Ma a quanto pare non ti importa nulla dei tuoi piccoli, sporchi sudditi. I tuoi Tornado continuano a volare sul territorio del Califfato, per uccidere i musulmani", si legge nel testo, con chiaro riferimento alla cancelliera. La Merkel stessa ha condannato l'attacco, definendolo "un atto ripugnante".

La seconda rivendicazione è apparsa su internet martedì sera, sembra però venire da ambienti antifascisti: è scritta in uno stile simile a quello dell'Antifa, una sigla che raccoglie gruppi di autonomi, anarchici ed esponenti della sinistra radicale extraparlamentare. Il testo rivendica le eslposioni contro il bus del Borussia Dortmund, accusato di non fare abbastanza contro razzisti, nazisti e populisti di destra. 

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I FERITI - Nell'attentato, oltre al calciatore spagnolo Marc Bartra, operato a un polso, è rimasto ferito anche un agente di polizia, che precedeva in moto il pullman tedesco. Il capo della polizia della città ha parlato esplicitamente di un "attacco mirato". Vicino al luogo delle esplosioni è stata trovata la prima rivendicazione, ha confermato la procura che ne sta verificando l'autenticità. 

Il calciatore, operato ieri sera, tranquillizza i fan su Instagram: "Come vedete già sto molto meglio, grazie a tutto il mondo per i messaggi di sostegno che ho ricevuto". "Ora tutto il mio sostengo va ai miei compagni, ai tifosi e a tutto il Borussia Dortmund per la partita di questa sera", conclude Bartra riferendosi al match con il Monaco rinviato a oggi.

Marc Bartra tranquillizza i fan su Instagram dopo l'attentato al bus del Borussia Dortmund
Marc Bartra tranquillizza i fan su Instagram dopo l'attentato al bus del Borussia Dortmund

LA SOCIETA' - Reinhard Rauball, presidente della società giallonera, ha dichiarato: "Il Borussia Dortmund non cederà al terrorismo". La Germania resta in allerta dopo la serie di attentati jihadisti dello scorso anno. Le tre esplosioni sono avvenute intorno alle 19:15 ora locale, quando l'autobus della squadra, con i giocatori dentro, usciva dall'hotel diretto allo stadio per disputare la partita di andata dei quarti di finale della Champions League contro il Monaco. L'incontro stato spostato ad oggi. La polizia ha fatto sapere anche che il quarto oggetto 'sospetto', trovato sul luogo dell'attentato, era semplicemente spazzatura.

SCHULZ SCIOCCATO - "Non importa per quale squadra di calcio tifi, non importa di che partito sei: la buona vita in Germania è il nostro bene comune", twitta Martin Schulz, ex presidente del Parlamento europeo e candidato alla cancelleria nelle elezioni di settembre. "Sono scioccato", aveva scritto poche ore prima sempre a proposito dell'attacco di ieri all'autobus del Borussia Dortmund. Schulz ha anche pubblicato una foto che lo ritrae con una fascia del Borussia al collo.