Italiani uccisi in Libia, perquisita la Bonatti. Indagato un manager

I carabinieri nell'azienda di Parma dove lavoravano Salvatore Failla e Fausto Piano rapiti e poi uccisi in Libia. Un manager indagato per omicidio colposo

Da sinistra Salvatore Failla e Fausto Piano (Ansa)

Da sinistra Salvatore Failla e Fausto Piano (Ansa)

Roma, 19 ottobre 2016 - Sono in corso perquisizioni nella Bonatti di Parma, azienda di costruzioni in cui lavoravano Salvatore Failla e Fausto Piano, uccisi il 2 marzo scorso in Libia. I due tecnici erano stati rapiti nel luglio 2015 insieme a Filippo Calcagno e Gino Pollicardo e sono morti otto mesi dopo durante un conflitto a fuoco. C'è un indagato nell'inchiesta che punta a fare luce sull'accaduto: è Dennis Morson, responsabile della logistica in Libia per conto della società. Il manager è indagato per omicidio colposo e violazione della norma che tutela le condizioni di lavoro. La procura ipotizza che abbia cooperato per colpa al decesso dei due tecnici italiani omettendo di adottare le misure necessarie per tutelare la loro incolumità fisica durante il trasferimento in Libia

Le perquisizioni in corso alla Bonatti sono eseguite dai carabinieri del Ros sono state disposte dalla procura di Roma su delega del Pm Sergio Colaiocco. Gli accertamenti sono legati all'inchiesta che è stata aperta sul caso e puntano ad acquisire tutta la documentazione per ricostruire le responsabilità individuali all'interno della società e per verificare se siano state adottate idonee misure di sicurezza a tutela dei lavoratori.