Attentato Barcellona, strage sulla Rambla. Si teme terza vittima italiana. Ultime notizie

A Cambrils uccisi nella notte quattro terroristi. "Attacchi collegati". Oltre 100 feriti, 14 morti. La moglie di Bruno Gulotta, uno dei due italiani uccisi: "Schiacciato davanti ai figli". Paura per un italo-spagnolo

Attentato a Barcellona, minuto di silenzio in Placa de Catalunya (LaPresse))

Attentato a Barcellona, minuto di silenzio in Placa de Catalunya (LaPresse))

Barcellona, 18 agosto 2017 - Potrebbero essere tre gli italiani uccisi nell'attentato a Barcellona di ieri pomeriggio, che ha causato tredici vittime, tra cui due italiani identificati, e tre feriti, sulla Rambla e nell'attacco a Cambrils. Al nome delle due vittime italiane confermate al ministero degli Esteri dalle autorità spagnole, si potrebbe aggiungere quello di un anziano con doppia nazionalità. Come anticipato da Quotidiano.net una delle vittime e Bruno Gulotta, 35enne di Legnano, falciato dal furgone mentre passeggiava sulla Rambl. Il secondo, quanto riporta l'Ansa, si chiama Luca Russo. In relazione agli attacchi sono state arrestate quattro persone. La polizia ha confermato che tutti gli jihadisti ricercati, compreso il sospetto Moussa Oukabir, sarebbero morti a Cambrils. Intanto anche a Roma sono aumentate le misure di sicurezza.

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GLI ATTENTATI - Due attentati in serie, compiuti con la stessa tecnica, a poche ore di distanza l'uno dall'altro. Con gli attacchi di Barcellona e Cambrils il mondo è ripiombato nell'incubo terrorismo. Intorno alle 17 di ieri pomeriggio l'inferno si è scatenato a Barcellona: un furgone bianco è piombato sulla folla che passeggiava sulla Rambla - il cuore della città - facendo 13 morti e oltre 100 feriti, 15 dei quali gravi. Il furgone procedeva a zig-zag a una velocità di 80 km orari e ha percorso circa 530 metri prima di fermare la propria corsa: era arrivato sulla passeggiata della città catalana da via Pelai e si è fermato nell'area del Teatro Liceo. Secondo il racconto dei testimoni, l'autista cercava di investire più pedoni possibile. Un massacro che l'Isis ha rivendicato attraverso la sua 'agenzia' Amaq. Intorno a mezzanotte, l'attacco sul lungomare di Cambrils: sei civili sono rimasti feriti: una donna è morta nella botte in ospedale. Anche un poliziotto è rimasto ferito, i cinque terroristi sono stati uccisi dagli agenti. 

VITTIME ITALIANE - La Farnesina ieri parlava di rischio di eventuali coinvolgimenti di italiani. Ma con il passare delle ore è diventata una certazza: tra le vittime ci sono due nostri connazionali confermati e si teme per la vita di un anziano con doppia nazionalità. Uno è Bruno Gulotta (FOTO), un legnanese di 35 anni in vacanza con la moglie e due bimbi, falciato dal furgone e morto sul colpo. La notizia della sua morte è stata confermata dall'azienda per cui lavorava. L'altra vittima, secondo quanto riporta l'Ansa, si chiama, Luca Russo. L'uomo era nella città catalana con la ragazza, rimasta ferita ma non in gravi condizioni. 

Il racconto della moglie di Bruno Gulotta: "Schiacciato davanti ai figli".

E in mattinata l'ambasciatore italiano in Spagna Stefano Sannino ha comunicato che sono tre i connazionali feriti a Barcellona. STORIE / Il racconto degli italiani. "Sorrideva mentre falciava i passanti"

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LE VITTIME - Tra i 13 morti e i 100 feriti "ci sono persone di diverse nazionalità che stiamo cercando di identificare e stiamo lavorando con i consolati", ha dichiarato il ministro dell'Interno della Generalitat (regione) catalana, Joaquim Forn. Oltre all'italiano Gulotta, una delle vittime è di nazionalità belga, 3 sono cittadini tedeschi.  FOCUS / Il conto delle vittime: la più piccola è una bimba di tre anni.

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LE INDAGINI - Secondo le ultime notizie del quotidiano El Pais la cellula terroristica responsabile degli attacchi, collegati, era formata da 12 persone. Gli arrestati finora sono quattro. Anche il sospetto autore materiale della strage, alla guida del furgone, (alcune fonti sostengono che non fosse lui al volante) sarebbe stato ucciso. Si tratta di Moussa Oukabir, radicalizzato da poco (qui il punto sulle indagini). Tra gli arrestati c'è il fratello Driss che ieri si era presentato in un commissariato assicurando di aver subito un furto di documenti poi usati per noleggiare il furgone usato sulla Rambla. 

Rinvenuto anche un secondo furgone, che probabilmente sarebbe servito agli attentatori per la fuga. Nella confusione di notizie è circolato sui media che uno degli attentatori si sarebbe asserragliato in un ristorante con degli ostaggi, notizia poi smentita dalla polizia.

LA RAMBLA - Poco dopo mezzanotte, la polizia ha allentato la chiusura finora ermetica del centro attorno alla Rambla e autorizzato i turisti che alloggiano negli alberghi della zona a rientrare. I turisti, riuniti in gruppi, sono accompagnati fino agli alberghi da agenti.  'Liberate' le persone che si erano rifugiate in negozi e locali della zona e che la polizia aveva invitato a non uscire per diverse ore per motivi di sicurezza. Oggi la Rambla è stata riaperta.

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Dal Papa al Re, il mondo si indigna

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I PRECEDENTI - Dopo i ripetuti attentati che hanno insanguinato l'Europa negli ultimi anni, quello di Barcellona è il primo attacco islamista a colpire la Spagna dalle stragi dei treni di Madrid del 2004, firmate da Al Qaeda, che fecero 191 morti. Due mesi fa, la Cia avvertì i Mossos de Esquadra che Barcellona era entrata nel mirino di un possibile attacco terroristico. Nell'allarme si indicava, tra i luoghi di un eventuale attacco proprio le Ramblas.