Attentato Barcellona, paura per una terza vittima italiana

Due italiani tra le 14 vittime del doppio attentato. Paura per un italo-spagnolo. Polizia: uccisi tutti i terroristi Attentato Barcellona, qui gli aggiornamenti Finlandia, uomo accoltella passanti a Turku. Polizia gli spara

Attentato a Barcellona, fiori per le vittime. Nel riquadro i marocchini in fuga

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Barcellona, 18 agosto 2017 - Si contano 14 morti negli attentati terroristici che in poche ore hanno colpito la Spagna, a Barcellona e a Cambrils. Tra le vittime ci sono due italiani, falciati dal furgone che ieri pomeriggio ha travolto e ucciso 13 persone sulla Rambla. Si teme anche per la vita di un italo-spagnolo, ma mancano conferme ufficiali. La Farnesina sta verificando, le fonti parlano di un anziano con doppia nazionalità. 

Il secondo attacco, collegato a quello nella capitale catalana, si è verificato in piena notte nella cittadina costiera di Cambrils. I terroristi, tutti uccisi fa saprere la polizia, sono quattro marocchini, colpiti dalla polizia catalana, con quinto sul Lungomare di Cambrils. In entrambi i casi attacchi alla guida di un'auto contro i passanti, seguito da assalto con asce e coltelli.  A Cambrils gli assalitori, prima di essere fermati, sono riusciti a ferire sei civili e un poliziotto. Uno dei feriti è morto in ospedale per le gravi lesioni subite.

La polizia ha confermato che anche Moussa Oukabir, il ragazzo ricercato per l'attentato catalano, sarebbe morto. Ma resta il giallo se fosse lui realmente l'autista del furgone che si è lanciato sulla Rambla (il video). Finora sono stati arrestati 4 sospetti terroristi, tra cui Driss Ouakabir (28 anni), fratello di Moussa e invitato in Italia nel 2014 da una donna di Viterbo, e un suo amico. (qui il punto sulle indagini)

Younes Abauyaaqoub
Younes Abauyaaqoub

Attentato Barcellona, qui gli aggiornamenti 

Finlandia, uomo accoltella passanti a Turku. Polizia gli spara

BARCELLONA MINUTO SILENZIO_24761947_122345
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GLI ITALIANI MORTI - I due italiani morti a Barcellona sono Bruno Gulotta, come anticipato da Quotidiano.net, 35 anni di Legnano (Milano), e Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa (Vicenza), neolaureato in ignegneria a Padova. Gulotta è morto sotto gli occhi dei figli di 1 e 5 anni, come ha raccontato la compagna Martina, che è riuscita a salvare il bambino più grande, tirandolo a sé prima che il furgone assassino potesse travolgerlo. Si teme per la vita di un anziano italo-spagnolo, con doppia nazionalità, la Farnesina lavora per verificare. Tre gli italiani rimasti feriti. Due sono stati dimessi. La terza, Marta, è la fidanzata di Russo, "ancora ricoverata per alcune fratture, ma è non in condizioni gravissime", afferma il capo dell'Unità di Crisi Stefano Verrecchia. 

LE VITTIME - Le vittime dell'attacco appartengono a 34 diverse nazionalità. Tra loro, tre tedeschi, un belga e almeno un americano rimasti uccisi, e 26 francesi feriti. FOCUS / Il conto delle vittime: la più piccola è una bimba di tre anni.

Il racconto della moglie di Bruno Gulotta: "Schiacciato davanti ai figli".

"PREPARAVANO ATTACCHI PIU' GRANDI" - La cellula terroristica che ha colpito sulla Rambla e a Cambrils preparava "da tempo" gli attentati, ha detto il comandante della polizia catalana Josep Lluis Trapero. "L'esplosione della casa di Alcanar - mercoledì - dove il gruppo preparava esplosivi e ha pianificato gli attentati ha cambiato i loro piani" ha aggiunto, e quindi sono stati costretti ad attuare gli attacchi in forma "più rudimentale".

BARRIERE ANTICAMION - Secondo quanto riferito da El Independiente, la polizia della Catalogna nel dicembre scorso aveva respinto una raccomandazione di collocare "in modo sistematico" barriere anti-camion agli accessi degli spazi aperti molto frequentati per evitare eventuali attacchi terroristici. La commissaria generale di sicurezza della polizia nazionale aveva raccomandato nel dicembre scorso, dopo l'attacco in cui un camion a Berlino aveva travolto e ucciso 12 persone, che barriere fossero installate per evitare l'ingresso ai veicoli nei luoghi dove si possono riunire grandi folle. 

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ALFANO A BARCELLONA - "Ho parlato con i familiari delle vittime italiane. Ho assicurato loro vicinanza e sostegno in tutti i modi possibili e ho detto che sarò a Barcellona non appena le autorità spagnole avranno espletato le procedure necessarie. Ieri è stata una giornata infinitamente triste non solo per la Spagna, ma per il mondo intero", ha detto il ministro degli Esteri Angelino Alfano. "Reagiamo con fermezza - ha aggiunto - a testa alta e a ogni livello". Anche l'ex premier Matteo Renzi ha lanciato un messaggio su Facebook: "Non rinunceremo a vivere. Loro vogliono la morte noi vogliamo la vita. Loro odiano, noi amiamo. E il nostro amore è più forte del loro odio".

MINUTO DI SILENZIO - Questa mattina minuto di silenzio solenne in Plaza de Catalunya a Barcellona. La folla poi è scoppiata in una applauso e ha scandito "no tinc por" (non ho paura, in catalano). All'omaggio erano presenti anche il re Felipe VI e il capo del governo Mariano Rajoy, insieme alla sindaca della città Ada Colau e al presidente della Catalogna Carles Puigdemont.