Mercoledì 24 Aprile 2024

Orrore in Austria: donna uccide 3 figli, madre e fratello

La donna ha usato una pistola. I vicini: "Mai notato litigi, una famiglia isolata"

Austria, la villetta del massacro (Afp)

Austria, la villetta del massacro (Afp)

Vienna, 1 dicembre 2016 - Orrore in Austria. Una donna di Boeheimkirchen, paesino di 5mila anime vicino a Sankt Poelten e non lontano da Vienna, ha ucciso la madre, il fratello e i propri tre figli - due gemelli di 10 anni e una bambina di 7 - prima di togliersi la vita, presumibilmente con la stessa arma. La notizia è riportata dall'agenzia austriaca Apa e pubblicata sul sito del quotidiano Kroenen Zeitung. La Procura,  per il momento, conferma solo il ritrovamento di diversi cadaveri in un'abitazione nei pressi di St. Poelten. Il quotidiano precisa che la donna ha usato una pistola. France Presse riferisce che le indagini sono ancora in corso.

La tragedia si è consumata in un'abitazione di Boeheimkirchen, in Bassa Austria, e in serata c'erano ancora conferme ufficiali solo parziali, senza indicazioni attendibili sul movente almeno secondo l'agenzia austriaca Apa. La procura ha confermato che sono stati trovati sei cadaveri, tra cui quello di tre bambini: si presume che siano tutte vittime di un atto criminale.  I giornali desumono che la donna, di 35 anni, abbia ucciso la madre (sulla sessantina) e il fratello di 40 anni togliendo la vita anche ai suoi bambini prima di suicidarsi. L'arma usata sarebbe una pistola.  La strage, avvenuta nel paesino di circa 5.000 abitanti del distretto di Sankt Poelten-Land, è stata scoperta oggi ma risale a un imprecisato numero di giorni fa: una fonte ufficiale della Procura ha riferito che "il datore di lavoro di una delle vittime" aveva avvertito le autorità che la persona "da tempo" non si era più fatta vedere. Altre fonti hanno segnalato che la polizia stava cercando i bambini che mancavano da scuola da tre giorni. Il momento della morte sarà accertato da un'autopsia.

Circa il movente, l'Apa riferisce che la famiglia si era trasferita nell'abitazione ricavata da un'ex locanda o osteria da un anno abbondante ma viveva in maniera molto riservata. Tutto il vicinato sostiene di non conoscere la famiglia originaria comunque "delle vicinanze".  L'ex-proprietario della villetta del massacro ha riferito che non erano stati notati litigi. Anche un uomo che vive da 17 anni nel paese, e dice di conoscere tutti, non sapeva il nome della famiglia e una donna oggi a passeggio col cane ha sostenuto che i suoi componenti non volevano contatti con altri.  Uno psichiatra giudiziario, Reinhard Haller, rifeisce ancora l'Apa, ha definito "molto raro che una donna spari alle proprie vittime" ed è quindi "anche possibile che si tratti dell'effetto di una una malattia mentale" e che la pluriomicida abbia "sofferto di delirio".