Giovedì 18 Aprile 2024

Attentato Barcellona, rilasciato uno dei quattro arrestati

Interrogati i quattro presunti membri della cellula. Mohamed Aallaa rilasciato per mancanza di indizi. "Imam di Ripoll voleva immolarsi in un grande attentato". A casa le salme di Luca Russo e Bruno Gulotta

Barcellona piange le vittime dell'attentato (lapresse)

Barcellona piange le vittime dell'attentato (lapresse)

Barcellona, 22 agosto 2017 - Sono stati interrogati dai magistrati dell'Audiencia Nacional a Madrid i quattro presunti componenti della cellula terroristica - gli unici sui dodici rimasti in vita - che ha messo a punto l'attentato di Barcellona. Di questi uno è stato rilasciato: si tratterebbe, secondo La Vanguardia, di Mohamed Aallaa, 27 anni, che fu arrestato a Ripoll, scarcerato per mancanza di indizi solidi. Dopo l'interrogatorio si è appreso anche che nel covo di Alcanar dei killer, esploso il giorno prima dell'attacco, è stato trovato un documento dello stato Islamico. Le indagini hanno portato alla scoperta di un secondo covo come base operativa, una masseria a Riudecanyes, 15 chilometri a ovest di Cambrils. Lo ha rivelato il giudice titolare dell'inchiesta, Fernando Andreu. In questo secondo covo, tra i resti di un falò, la polizia ha trovato la patente dell'autore della strage, Younes Abouyaaqoub. Nell'immobile sono state trovate prove dell'acquisto di "un ingente quantità di acetone, al momento si è a conoscenza di 500 litri", oltre a "15 federe da cuscino e lacci che, molto probabilmente, dovevano servire a impacchettare gli ordigni esplosivi, pronti per essere utilizzati".

Intanto sono arrivate in Italia ieri notte le salme di Luca Russo e Bruno Gulotta, i due italiani morti nell'attentato di Barcellona. La camera ardente di Russo è stata allestita all'obitorio dell'ospedale San Bassiano di Bassano del Grappa (Vicenza). Domani dovrebbe rientrare in Italia la fidanzata, Marta Scomazzon, che si trovava sulla Rambla con Luca al momento dell'attentato. La camera ardente per Gulotta è stata invece aperta nella sede del comune di Legnano. Il carro funebre con sopra la bara avvolta nella bandiera italiana, era seguito da un pullmino nero con alcuni familiari. Le salme sono state accolte dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il volo dell'Aeronautica militare che ha riportato a casa i corpi delle due vittime si è concluso con un lungo abbraccio tra la sorella di Russo, Chiara, e la moglie di Gulotta, Martina. A scendere dalla scaletta all'aeroporto militare di Villafranca (Verona) per primi sono stati i due figli di Bruno Gulotta, usciti miracolosamente illesi dall'attentato sulla Rambla.

LE ESEQUIE - I funerali di Bruno Gulotta si svolgeranno giovedì alle 14.30 a Legnano, nella basilica della cittadina. "Non sarà un funerale di Stato - ha fatto sapere il sindaco Gianbattista Fratus - anche se si prevede la presenza di autorità". Nei giorni scorsi i colleghi di Bruno e la sorella hanno aperto un conto su Paypal per aiutare la famiglia della vittima. La ragazza ha postato sulla propria pagina Facebook una foto del fratello allegando l’Iban del conto e invitando gli utenti a contribuire per aiutare economicamente la moglie rimasta vedova e i due figli piccoli di Gulotta. "Siamo persone, noi italiani, che si commuovono facilmente e altrettanto facilmente passano oltre – le parole della ragazza che hanno accompagnato l’appello diffuso sui social network –. Non abituiamoci al dolore di chi ha subito un’ingiustizia. Reagiamo concretamente". I funerali di Luca Russo si terranno venerdì alle 16 in forma privata nella Chiesa di San Francesco. La salma di Carmen Lopardo, l'anziana con doppia cittadinanza, dovrebbe essere invece trasferita in Argentina, dove la donna viveva da molto tempo. Giovedì sera, inoltre, Russo sarà ricordato dai concittadini con una fiaccolata per le vie del centro che inizierà alle 20.30.

Luca Russo
Luca Russo

CATTURATO L'AUTORE - Younes Younes Abouyaaqoub, l'autore della strage sulla Rambla, è stato ucciso ieri dalla polizia a Subirates, a 50 chilometri da Barcellona. Per nascondersi dalle forze dell'ordine il terrorista ha camminato per tre giorni, da solo, muovendosi di notte e nascondendosi di giorno. Lo riferisce il quotidiano La Vanguardia, spiegando che il 22enne marocchino non aveva borse o zaini, né telefono né soldi. Disponeva tuttavia di tre armi bianche, due coltelli e un temperino, due delle quali avvolte in una busta di plastica. L'unico oggetto che ha conservato dal giorno dell'attentato erano i grandi occhiali da sole, una copia di un modello di Ray-Ban, che gli coprivano quasi la metà del volto. 

LA CELLULA DI RIPOLL - Smantellata dunque la cellula terroristica di Ripoll: i quattro dei dodici presunti membri rimasti in vita - Driss Oukabir (fratello di Moussa, ucciso a Cambrils), Mohamed Houli Chemlal, ferito nell'esplosione del covo a Alcanar, Mohammed Allaa e Salah El Karib - sono stati trasferiti questa mattina nella sede della Audiencia Nacional di Madrid per essere interrogati dal giudice Fernando Andreu che dirige l'inchiesta sugli attentati di Barcellona e Cambrils.  E proprio Houli Chemlal, interrogato da un giudice della Audiencia Nacional, ha confermato che il primo obiettivo del commando era di colpire con un grande attentato con esplosivi la Sagrada Familia e altri monumenti. Lo riferisce El Mundo citando fonti giudiziarie. Dall'interrogatorio è inoltre emerso che l'imam di Ripoll Abdelbaki Es Satty, leader della cellula morto nell'esplosione del covo di Alcanar, voleva immolarsi come kamikaze in un grande attentato a Barcellona. Dettaglio che avrebbe riferito al giudice uno dei detenuti del gruppo, riferisce El Confidencial.

Si inoltre appreso che alcuni membri della cellula terroristica erano in Francia poche settimane prima dell'attentato. Lo ha riferito il ministro dell'Interno, Gerard Collomb, ai microfoni di Bfm-tv, sottolineando che l'Audi A3 utilizzata per l'attacco a Cambrils era stata fotografata da un autovelox nella regione parigina. "Questo gruppo è venuto a lavorare a Parigi ma è stata un'andata e ritorno rapida" ha affermato Collomb. 

LIBERATO UN SOSPETTATO - Al termine dell'udienza la decisione, inattesa, del giudice. La custodia cautelare è stata confermata a tempo indeterminato per Driss Oukabir e per Mohamed Houli Chemlal, che era rimasto ferito nella esplosione a Alcanar e che sta raccontando i dettagli dei progetti sanguinari della cellula. Per Salah El Karib, 34 anni, titolare di un centro internet, la custodia è stata prorogata di 72 ore, per dar modo alla polizia di verificare o meno i suoi legami con la cellula. Il sospettato scarcerato per mancanza di indizi solidi è  Mohamed Aallaa, 27 anni, che fu arrestato a Ripoll. Titolare dell'Audi usata nell'attacco di Cambrils, ha affermato che era intestata a lui per motivi legati all'assicurazione, ma che a usarla era il fratello Said, il 19enne ucciso a Cambrils dagli agenti.

ARRESTATO CUGINO OUKABIR - La polizia e i servizi di intelligence marocchina hanno arrestato una persona e stanno indagando su altre tre legate agli attacchi a Barcellona e Cambrils. Nourine Oukabir, cugino dei fratelli Driss e Moussa (morto a Cambrils), è stato arrestato per apologia del terrorismo. Nonostante vivesse in Marocco, era residente a Ripoll. Nourine avrebbe incontrato la cellula in un bar a Ripoll per diverse ore. Secondo quanto riferito dal quotidiano La Vanguardia, che cita fonti investigative sull'attività della cellula terroristica a Ripoll, tra le persone su cui si sta indagando ci sono anche i genitori di uno dei terroristi. Moussa Oukabir è morto, mentre il fratello Driss è stato arrestato.