Kiev, 26 dicembre 2013 - L'Ocse (Organizzazione per la Cooperazione e la Sicurezza in Europa) e l'ambasciata americana a Kiev hanno condannato la selvaggia aggressione alla giornalista ucraina pro-Ue, Tetyana Chornovil, due giorni fa a Kiev.

ORRIBILE PESTAGGIO -"Condanniamo l'attacco e chiediamo un'indagine immediata che permetta di risalire ai responsabile e a consegnarli nella mani della giustizia", ha scritto l'ambasciata in una nota sottolioneando come "nelle ultime settimane siano accaduti una serie di eventi simili che sembrano voler intimidire o punire persone legate alle proteste" pro-Ue. Su Ukrainska Pravda, Tetyana Chornovil in questi mesi aveva scritto articoli molto critici nei confronti del presidente Viktor Yanukovich e dei suoi più stretti alleati. Due notti fa stava guidando, sola sulla sua auto, quando due uomini l'hanno costretta a fermarsi alla periferia di Kiev e l'hanno picchiata. La donna è stata ritrovata accanto al suo veicolo poco dopo la mezzanotte.

PALAZZO IN DIFESA - Il presidente Yanukovich ha condannato l'aggressione e ordinato al ministro dell'Interno, Vitali Zakharchenko, di trovare i responsabili. La polizia ha identicati tre aggressori e ne ha arrestati due. La stessa Chornovil ha raccontato la sua terribile esperienza in un video pubblicato dal sito web del quotidiano per cui lavora: "Non dicevano nulla, mi picchiavano e basta". La donna-secondo suoi famigliari citati dal sito-web per cui lavora - è stata ricoverata con naso rotto, trauma cranico e contusioni multiple. L'aggressione alla giornalista arriva nella stessa giornata in cui è stato accoltellato alle gambe un altro attivista pro-Ue a Kharkiv. "Prenderemo presto alcune decisioni radicali, anche riguardo al personale di governo", ha assicurato oggi Yanukovich nel tentativo di sedare la rimontante protesta di piazza. Non è un rimpasto quello che gli ucraini si augurano.