{{IMG_SX}}Roma, 23 maggio 2008  - La carriera di mediatore internazionale di Tony Blair ha rischiato di terminare in modo tanto tragico quanto rapido quando due piloti israeliani hanno minacciato di abbattere l'aereo privato sul quale viaggiava l'ex premier britannico, diretto a Sharm el Sheikh per partecipare alla conferenza sugli investimenti privati nei Territori.


Come riporta il quotidiano britannico The Times
, il pilota del jet non aveva contattato i controllori del traffico aereo israeliano, il che ha provocato l'immediato decollo dei due caccia intercettori: solo quando gli apparecchi - armati di missili aria-aria Shafrir e Python , di provata efficienza - si sono sistemati a fianco dell'aereo privato il comandante ha chiamato la torre di controllo.
 

Né Blair né gli altri passeggeri sono stati informati di quanto stava accadendo, ma lo hanno saputo solamente dai giornali, secondo quanto reso noto dalla portavoce dell'ufficio dell'ex premier, Ruti Winterstein; le forze armate israeliane non hanno commentato la vicenda, mentre fonti della sicurezza israeliana hanno sottolineato come sia stata seguita la procedura standard in caso di mancata identificazione.