Giovedì 25 Aprile 2024

Abbronzarsi in sicurezza: il decalogo per una pelle perfetta

Desquamazione ed esfoliazione della pelle, prurito, bruciore, e colpi di calore sono le conseguenze delle scottature solari a cui, secondo gli esperti, va incontro ben un bagnante su due. Tra gli errori più ricorrenti, l’utilizzo di creme abbronzati al posto di quelle protettive e la sottovalutazione degli effetti dei raggi ultravioletti. Le categorie più a rischio sono bambini, anziani, e le persone con una carnagione chiara

Abbronzarsi in sicurezza (Olycom)

Abbronzarsi in sicurezza (Olycom)

Pelle abbronzata e una tintarella invidiabile sono l'obiettivo della maggior parte degli italiani. Uno su tre, però, pur di abbronzarsi in fretta rischia di non proteggersi adeguatamente nel primo vero giorno di sole. Ecco il decalogo per una corretta esposizione al sole:

Tempo al tempo. La pelle deve abituarsi al sole e mettere in atto i suoi meccanismi di difesa. All'inizio l'esposizione deve essere perciò molto limitata e aumentata gradualmente nei giorni successivi. L’abbronzatura duratura inizia a vedersi solo dopo 10 giorni.

Occhio all’orologio. Non si può stare al sole quanto si vuole e quindi bisogna controllare quanto si resta esposti. Il protettivo solare allunga il tempo di esposizione ma occorre applicarlo spesso per rinnovare la protezione e non correre rischi. 

Fallo in anticipo. E’ consigliato applicare un protettivo almeno mezz’ora prima di esporsi al sole perché i principi attivi hanno bisogno di attraversare lo stato superficiale della pelle.  

Controlla le fasce orarie. Le ore migliori per esporsi al sole sono quelle del mattino (8-11) e del tardo pomeriggio (dopo le 17). Evitare le ore più calde della giornata (dalle 12 alle 15). Se non si ha un riparo adeguato all'ombra, è consigliabile indossare indumenti di cotone, con un cappello a larga tesa e occhiali scuri per proteggere gli occhi. 

Prima asciugarsi poi abbronzarsi. Se la sensazione di asciugarsi al sole dopo un bagno è gradevole, bisogna sapere che l'effetto-lente delle goccioline di acqua sul corpo puo’ favorire le scottature. Meglio quindi asciugarsi ed eventualmente ripetere l'applicazione del protettivo solare.

Out trucchi e profumi. Possono lasciare macchie antiestetiche sulla pelle o scatenare reazioni allergiche dovute alla fotosensibilizzazione

No al fai da te. Le miracolose “misture” casalinghe che promettono un’abbronzatura rapida e intensa vanno assolutamente evitate. Nessun prodotto contiene filtri contro le radiazioni solari e perciò favoriscono anziché prevenire scottature e ustioni.

Attenzione agli auto-abbronzanti.  La colorazione della pelle è ottenuta chimicamente e non dalla produzione di melanina. Questi prodotti non proteggono dalle scottature delle prime esposizioni. 

Occhio alle lampade. La ridotta emissione di UVB delle lampade solari è vero che riduce il rischio di scottature ma l'aumento contemporaneo di UVA produce sulla pelle gli stessi danni del sole. 

Idrata la pelle. Dopo l'esposizione al sole è importante seguire la regola In&Out, ovvero dell’idratazione superficiale e interna della pelle. Bere da 1,5 a 2 litri di acqua aiuta a idratare per via sistemica la pelle. I sali minerali agiscono come leviganti cutanei naturali che rendono la pelle morbida, setosa e luminosa.

 

Desquamazione ed esfoliazione della pelle, prurito, bruciore, e colpi di calore sono le conseguenze delle scottature solari a cui, secondo gli esperti, va incontro ben un bagnante su due. Tra gli errori più ricorrenti (e gravi): l’utilizzo di creme abbronzati al posto di quelle protettive e la sottovalutazione degli effetti dei raggi ultravioletti. I più a rischio? Chi è dotato di una carnagione chiara, bambini, e anziani. “Gli anziani sono una categoria delicata", afferma Giuseppe Paolisso, Presidente della Società italiana di Gerontologia e Geriatria "perché, avvertendo meno il senso della sete e bevendo dunque meno, rischiano maggiormente di andare incontro a secchezza della pelle, condizione che li rende più vulnerabili ad arrossamenti e scottature”. Gli esperti consigliano di utilizzare fin da subito accorgimenti adeguati e di idratare la pelle in superficie e internamente per renderla morbida, setosa e luminosa. E’ quanto emerge da uno studio di In a Bottle (www.inabottle.it) condotto su circa 40 esperti tra dermatologi, geriatri e pediatri per capire quali sono i problemi legati alla prima esposizione al sole e i rimedi per prevenirli.

Ma quali sono le parti del corpo più a rischio? Prime fra tutte le spalle, soprattutto per quanto riguarda scapole, nuca e dorsali superiori. Seguono poi il viso, dove si possono verificare scottature soprattutto su naso e fronte ma anche nella zona circostante le labbra; poi abbiamo il decolleté per le donne e più in generale la parte superiore dell’addome per gli uomini; infine le gambe, specie per la parte dell’interno coscia e del dorso superiore del piede. Tra le conseguenze immediate della scottatura, le principali secondo gli esperti sono la desquamazione o l’esfoliazione della pelle e, ovviamente, prurito e bruciore intenso che specie durante la notte impediscono di riposare serenamente. Altri effetti poco graditi sono i colpi di calore, reazioni allergiche e l’invecchiamento cutaneocondizione che - se prolungata nel tempo - può avere effetti ben più dannosi sulla pelle. Quali sono dunque i rimedi per affrontare in sicurezza la prima esposizione al sole? Il principale accorgimento è quello di idratare abbondantemente la pelle, sia in superficie, con creme o altri prodotti protettivi e, dall’interno, bevendo da 1,5 a 2 litri di acqua. Afferma la dottoressa Magda Belmontesi, dermatologa a Milano: “Tanto più se ci esponiamo per la prima volta al sole è importante idratare la pelle con creme lenitive, decongestionanti  che abbiano anche un’azione ricostituente. Ma è molto importante anche l’idratazione interna che avviene principalmente attraverso l’acqua. I sali minerali, infatti, sono idratanti, antiossidanti e aiutano a livello di metabolismo l’energia cellulare. Sodio, magnesio e potassio sono tra le fonti principali di energia per la pelle ma anche per tutto il nostro corpo. Reintegrarli è fondamentale tanto più se pensiamo che, già senza le condizioni limite dell’estate, perdiamo 600 cc di acqua ogni giorno”. Un altro segreto? Spalmarsi la crema protettiva adeguata almeno 30 minuti prima di esporsi al sole. Molto importanti poi è evitare un’esposizione prolungata e nelle ore centrali della giornata quando i raggi del sole sono più intensi.