Giovedì 25 Aprile 2024

Ercolano, rapinatori uccisi da un commerciante. La moglie di una vittima: "Chi ha sparato deve pagare"

Pare che l'uomo, commerciante di preziosi, avesse appena prelevato alcune migliaia di euro in banca. Ora è sotto choc. I due rapinatori avevano una pistola-giocattolo senza tappo rosso. Salvini: "Io sto con il gioielliere"

Ercolano, tentata rapina: commerciante uccide due aggressori (Ansa)

Ercolano, tentata rapina: commerciante uccide due aggressori (Ansa)

Napoli, 7 ottobre 2015 - Due rapinatori sono stati uccisi a Ercolano da un commerciante di preziosi, molto noto in città, che avrebbe sparato con una pistola detenuta regolarmente. Il fatto si è verificato in via Alveo, angolo corso Resina, nel centro storico della città degli Scavi. Pare che l'uomo avesse appena prelevato alcune migliaia di euro in banca. Secondo una prima ricostruzione, il commerciante è stato seguito dopo il prelievo ed è stato avvicinato dai rapinatori all'altezza di un negozio di bibite e detersivi. L'uomo stava andando nell'esercizio in quanto imparentato con il titolare. I banditi, due, a volto scoperto, erano a bordo di un motorino. I corpi sono stati trovati a distanza di una ventina di metri uno dall'altro. Uno di loro è rimasto senza vita accanto al motorino. 

L'uomo, che già in passato aveva subito rapine, aveva rinnovato da poco il porto d'armi. All'interno del deposito dove si stava recando i carabinieri hanno cercato di interrogarlo, ma l'uomo sotto choc non è stato in grado di rispondere. Sul posto è giunto anche il suo avvocato, Maurizio Capozzo. I due rapinatori avevano entrambi precedenti penali. Si tratta di Bruno Petrone, di 53 anni, e di Luigi Tedeschi, di 51 anni, napoletani.

Sul piazzale del deposito di bibite e detersivi è giunta la moglie di una delle due vittime. La donna si è lanciata in invettive. "Ha sbagliato anche lui e deve pagare", ha gridato ai giornalisti, riferendosi alla reazione del commerciante di preziosi.

L'INDAGINE - Il gioielliere ora è indagato per eccesso colposo di legittima difesa. Durante l'interrogatorio l'uomo ha sostenuto di aver sparato per difesa, sentendo che la sua vita era in pericolo. Sull'episodio indaga la procura di Napoli con il sostituto procuratore Pierpaolo Filippelli.

LE REAZIONI - La prima reazione politica arriva da Matteo Salvini: "A Ercolano un gioielliere ha reagito a una rapina e ha ucciso due aggressori a colpi di pistola, regolarmente detenuta. Io sto con il gioielliere", scrive su Facebook.

A Ercolano un gioielliere ha reagito a una rapina e ha ucciso due aggressori a colpi di pistola, regolarmente detenuta.Io sto con il gioielliere.

Posted by Matteo Salvini on Mercoledì 7 ottobre 2015

"Siamo all'assurdo: chi subisce una rapina ma difende se stesso e la propria incolumità fisica per qualcuno diventa carnefice. Io darei una medaglia al gioielliere perché è stato abbandonato da un governo che non presidia e controlla il territorio e non garantisce la sicurezza dei cittadini onesti continuando a tagliare e umiliare le forze dell'ordine", attacca un altro leghista, Massimiliano Fedriga. "La moglie di uno dei due delinquenti dice che il gioielliere deve pagare? Capisco il dolore per la morte, ma la follia ha un limite. Dovrebbe invece solo chiedere scusa a nome del marito delinquente", ha concluso.

LA DINAMICA - I due rapinatori  hanno utilizzato una pistola-giocattolo, ma priva del tappo rosso. Addosso a uno dei due sono stati trovati 5 mila euro, il denaro sottratto al commerciante. A terra, sul piazzale antistante il deposito di bibite e detersivi, i carabinieri hanno trovato 6-7 proiettili calibro 9x21, probabilmente quelli esplosi dal commerciante con la sua pistola regolarmente detenuta. I due rapinatori rimasti uccisi, Bruno Petrone, 53 anni, residente nel quartiere Secondigliano e Luigi Tedeschi, 51 anni, residente al Rione Sanità, avevano entrambi precedenti penali specifici.