Giovedì 18 Aprile 2024

SCHEDA / Grecia, come si vota

Vademecum sul voto

Atene, 25 gennaio 2015 - Ecco i tempi e le regole del voto politico di oggi in Grecia.

I TEMPI - I seggi aprono alle 7 locali, le 6 in Italia, chiudono alle 19, le 18 in Italia. Nelle liste elettorali sono iscritte 9,8 milioni di persone, oltre un terzo nell'area metropolitana dell'Attica, che comprende al capitale Atene. Al termine del voto verranno pubblicati gli exit poll. Le prima proiezioni sui voti effettivamente scrutinati sono attese attorno alle 21,30 locali, una stima più accurata è prevista attorno a mezzanotte. 

IL VOTO - Il voto eleggerà I 300 deputati del parlamento, che è monocamerale. Entrano solo i partiti che superano la soglia del 3%. La formazione che ottiene più voti ottiene un premio di maggioranza di 50 seggi. Gli altri vengono distribuiti in maniera proporzionale. 

PERCHÈ LE ELEZIONI ANTICIPATE. Le elezioni sono state indette dopo che lo scorso 29 dicembre è fallito il terzo tentativo del Parlamento di eleggere un nuovo presidente della Repubblica (i primi due tentativi si erano svolti il 17 e il 23 dicembre). Il candidato proposto dal governo per la presidenza della Repubblica era il conservatore Stavros Dimas, ex commissario Ue.

CHI VOTA - Sono chiamati ai seggi 9,8 milioni di cittadini, un terzo dei quali nella regione di Atene, e l'età minima per poter votare è di 18 anni. 

LE ECCEZIONI - Il voto in Grecia è obbligatorio salvo in due casi: per i cittadini che hanno più di 70 anni; e per quelli che nel giorno delle elezioni si trovano all'estero o a più di 200 chilometri di distanza dal loro collegio elettorale di riferimento. Oltre due milioni degli aventi diritto hanno più di 71 anni. La legge greca non prevede la possibilità di votare per posta.

COME VENGONO ASSEGNATI I SEGGI IN PARLAMENTO -I 300 seggi del Parlamento sono assegnati fra 56 circoscrizioni, ognuna delle quali elegge tra uno e 44 deputati a seconda del numero di elettori iscritti nella circoscrizione stessa. La soglia di sbarramento perché un partito possa entrare in Parlamento è del 3%. Dei 300 seggi, 250 vengono divisi proporzionalmente fra tutti i partiti, mentre gli altri 50 costituiscono un premio di maggioranza per la prima forza politica, anche nel caso in cui il suo vantaggio sul secondo partito sia di un solo voto. La legge elettorale penalizza la formazione di alleanze prima del voto dal momento che, se la prima forza politica del Paese dovesse essere una coalizione, non avrebbe diritto al premio di maggioranza di 50 seggi.

AIUTI STATALI PER SPESE ELETTORALI DEI PARTITI. Per coprire le spese elettorali i partiti ricevono alcuni aiuti speciali dallo Stato. In questa tornata ammontano a sei milioni di euro e sono stati ripartiti proporzionalmente in funzione dei risultati conseguiti dai partiti nelle ultime elezioni.