Giovedì 25 Aprile 2024

La Spagna torna al voto. Si teme un nuovo stallo

Seggi aperti fino alle 20. Nuove consultazioni dopo sei mesi. Incognita effetto Brexit. Podemos in testa nei sondaggi

Mariano Rajoy (

Mariano Rajoy (

Madrid, 26 giugno 2016 - Dopo sei mesi, la Spagna torna al voto per cercare di formare un governo. Le urne, per gli oltre 36 milioni di elettori, si sono aperte alle 9 e chiuderanno alle 20. I primi risultati sono invece previsti a partire dalle 22:30.

In testa, nei sondaggi, la formazione euro-critica Podemos e dopo la Brexit votata due giorni fa dai britannici si teme maggiormente l'effetto domino. Ma quello di oggi è un voto molto incerto e la maggior parte degli analisti ipotizza che neanche questa seconda consultazione elettorale basterà per arrivare alla formazione di un nuovo governo. Dopo le elezioni del 20 dicembre, nessuno dei partiti in lizza ha ottenuto la maggioranza necessaria per la formazione dell'esecutivo. 

Quattro i candidati a premier, leader dei rispettivi partiti. Il premier uscente e in pectore Mariano Rajoy, capo del Partito Popolare, eletto nel 2011; il segretario del Partito Socialista (Psoe) Pedro Sanchez; Pablo Iglesias, leader di Podemos che per queste elezioni ha stipulato un'alleanza con il partito di estrema sinistra Izquierda Unida, denominata "Unidos Podemos"; Albert Rivera Diaz, leader del partito centrista e anti-sistema Ciudadanos.

E proprio sulle alleanze che si giocherà la partita per la formazione del nuovo governo, dati i sondaggi che in pratica escludono che uno dei partiti in lizza conquisti i 176 seggi del Congresso necessari per governare in solitudine. Le ultime rilevazioni effettuate prima dello stop alla pubblicazione di nuovi sondaggi vedono il Pp al 29,5%, Unidos Podemos al 24,7%, Psoe al 21% e Ciudadanos.