Martedì 23 Aprile 2024

Tunisia, elezioni presidenziali: verso il ballottaggio tra Essebsi e Marzouki

Secondo gli exit poll, l'anziano leader di Nidaa Tounes è in vantaggio sull'attuale presidente "provvisorio"

Tunisia: il candidato alle presidenziali Beji Caid Essebsi (Ansa)

Tunisia: il candidato alle presidenziali Beji Caid Essebsi (Ansa)

Tunisi, 23 novembre 2014 - Pronostico della vigilia rispettato in Tunisia per l'elezione del primo presidente della Repubblica post Ben Alì. Secondo gli exit poll Beji Caid Essebsi, anziano leader di Nidaa Tounes (partito laico di maggioranza relativa del Paese), è in vantaggio su Moncef Marzouki, attuale presidente "provvisorio". Un vantaggio non sufficiente, però, a raggiungere la maggioranza assoluta, necessaria per evitare il ballottaggio. Al terzo posto si sarebbe piazzato il leader della sinistra Hamma Hammami, seguito dal ricco uomo d'affari Slim Riahi. 

Nel dettaglio gli exit poll della società di sondaggi Sigma Conseil recitano Béji Ca‹d Essebsi (Nidaa): 42.7%, Moncef Marzouki (CPR): 32.6%, Hamma Hammami (Front populaire): 9.5%, Slim Riahi (Union patriotique libre): 6.7%, Hechmi Hamdi (Al Mahabba): 3.9%. Cifre non condivise dal portavoce della campagna elettorale di Marzouki che in tv, a urne chiuse, ha dapprima dato per primo classificato l'attuale presidente con 2 o quattro punti percentuali di distacco su Essebsi e poi, dopo l'arrivo dei risultati degli exit poll delle varie società di sondaggi che davano tutti invece Essebsi in vantaggio su Marzouki, ne ha sostanzialmente negato la validità sostenendo che solo l'Isie (Istanza superiore indipendente per le elezioni) è abilitata a fornire cifre. I risultati ufficiali della votazione saranno annunciati dall'Isie entro 48 ore dalla chiusura dei seggi. 

Le operazioni di voto si sono svolta senza incidenti di rilievo grazie anche all'imponente apparato di sicurezza messo in campo dalle autorità tunisine. Dall'esito di queste elezioni dipenderanno i futuri assetti politici di un paese travagliato da crisi economica e ombre del terrorismo islamico, visto che i partiti avevano posticipato al momento dell'elezione del Presidente della Repubblica l'annuncio delle loro alleanze di governo. Fondamentale a questo punto sarà vedere l'atteggiamento al ballottaggio del secondo partito del Paese, l'islamico Ennhadha, che non avendo presentato un suo candidato alle presidenziali e non essendo riuscito a trovare un nome "consensuale" da appoggiare, per la giornata odierna aveva lasciato liberi i suoi elettori.