Martedì 16 Aprile 2024

Solo l'Europa potrà salvarli

I greci hanno votato contro l’Europa. Ma solo l’Europa potrà salvarli. Atene ha soldi liquidi sufficienti per tirare avanti per un paio di mesi. Il voto, inevitabilmente, è stato un referendum popolare sulle durissime politiche di austerità imposte dall’Unione Europea, dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Centrale Europea, la Troika. Il leader di Syriza Alexis Tsipras, che prometteva di attutirle e di rimetterle in discussione, ha trionfato, anche se ha mancato di poco la maggioranza assoluta dei seggi nel nuovo Parlamento. Non avrà grandi difficoltà a trovare soccorsi. Evangelos Venizelos, ministro degli esteri uscente e capo dei socialisti del Pasok, ridimensionato al 4,8 per cento, ha già lanciato segnali. Anche “To Potamì”, il partito nuovo di zecca del conduttore televisivo Stavros Theodorakis, feroce avversario dei tagli imposti dalla Troika, potrebbe portare in dote il suo 5,8 per cento, ossia 16 deputati. Sarà invece molto difficile mantenere le promesse fatte agli elettori.

L’unica praticabile secondo il premio Nobel per l’economia Christopher Pissarides, un cipriota che insegna alla London School of economics, è l’allungamento dei tempi per la restituzione del colossale debito greco 314 miliardi di euro, il 175 del prodotto interno lordo. Gli uomini di Tsipras sperano che sia rinviata di sei mesi la scadenza del 28 febbraio. Nel frattempo vorrebbero trattare con Bruxelles. Nella prossima estate arriveranno a scadenza pagamenti per dieci miliardi di euro. Un allungamento (o un aggancio alla crescita del pagamento degli interessi) sarebbe però a carico del Fondo Salva Stati della Banca Centrale Europea (in sigla Esm). E lì si va a sbattere contro la Germania che detiene una quota pari al 27 per cento, seguita dal 20 francese e dal 18 italiano. Non a caso il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, che ha già dovuto ingoiare il quantitive easing di Draghi, ha detto subito che i “patti debbono essere rispettati”. Per l’economista di punta di Syriza Yannis Milios invece sono “morti”. “Addio alla Troika”, ha scandito Tsipras fra bandiere rosse, osanna della folla e le note di Bella Ciao. Qualcuno, prima o poi, dovrà lanciargli un salvagente.