Venerdì 19 Aprile 2024

Con le orecchie tappate

UN ‘CUPIO dissolvi’, una fuga dalla vita e dalle responsabilità sembra dominare tanto la società quanto la politica italiane. Ne troviamo traccia nelle cronache. Il barbaro linciaggio di un giovane perbene ad Alatri. Il massacro di due figli e il suicidio del quarantenne di Trento, che pensava di aver diritto a una vita sfarzosa che non poteva permettersi. Egoismi, violenza. Siamo al biblico «muoia Sansone con tutti i filistei». E la politica non è da meno. Questo giornale insiste da tempo sull’urgenza di metter mano alla legge elettorale per evitare di ritrovarci senza la possibilità di formare un governo all’indomani del voto. Non un rischio, una certezza se, come sembra, si voterà col proporzionale. Abbiamo intervistato politici e politologi: tutti d’accordo, modificare il sistema di voto è vitale. Ma in parlamento nulla si muove. Giacciono impolverate 29 ipotesi di riforma attorno alle quali ballano i capi dei 25 (25!) partiti e partitini presenti tra Camera e Senato. Il proporzionale condanna l’Italia all’ingovernabilità e la mette alla mercé dei mercati finanziari, ma massimizza i loro interessi di bottega. Dunque non si tocca. Avviamo oggi, col presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, una serie di interviste a personalità della società civile. Ai “padroni del vapore”. La preoccupazione è grande. Tutti premono sul parlamento, ma nel Palazzo si turano le orecchie. I parlamentari non ci sentono, sono troppo concentrati sulle proprie ossessioni. Aggrediscono a bastonate il Paese come ad Alatri, vogliono continuare a vivere al di sopra delle proprie possibilità come a Trento. Ma per questo non finiranno in carcere né si suicideranno.