Bologna, 29 aprile 2016 - “Siamo molto orgogliosi di aver superato i diretti concorrenti, soprattutto in un momento così difficile per tutto il settore, nel quale siamo riusciti a riportare all’utile la capogruppo Poligrafici Editoriale, con un risultato positivo di 1,2 milioni di euro, contro la perdita di 9,9 milioni del 2014.” Così Andrea Riffeser Monti, ad e vicepresidente della Poligrafici Editoriale nel corso dell'assemblea degli azionisti che si è svolta stamattina a Bologna. L'editore di Qn, il Resto del Carlino, La Nazione e Il Giorno ha messo in evidenza gli obiettivi raggiunti dal gruppo nello scorso esercizio, in particolare l’incremento dell’83% del margine operativo lordo consolidato, positivo per 12,8 milioni di euro con un miglioramento di 5,8 milioni di euro rispetto al 2014, al netto della plusvalenza di 20 milioni, e che rappresenta il risultato migliore, in valore percentuale, tra tutti i player del settore editoriale. QN Quotidiano Nazionale, inoltre, a dicembre è stato il quotidiano più venduto in edicola, un primato per tutto il mercato che ha permesso di scalfire la staffetta degli altri leader, assestandosi nei mesi successivi a poche migliaia di copie di distanza.
Riffeser, sollecitato dalle domande degli azionisti, ha voluto sottolineare che, dopo l’importante ristrutturazione che ha visto impegnati tutti i collaboratori, che hanno lavorato duramente per ridurre i costi e che continuano a credere nel nostro Gruppo, anche l’indebitamento a breve evidenzia un miglioramento. “Dopo anni, questo è stato il primo esercizio nel quale siamo riusciti a fare meglio del budget”. “Per combattere la crisi - ha proseguito l'ad di Poligrafici Editoriale - crediamo sia fondamentale continuare ad investire e lo facciamo lanciando nuovi prodotti, come il settimanale del mercoledì QN ECONOMIA E LAVORO, la nuova ENIGMISTICA e il settimanale culturale IL PIACERE DELLA LETTURA, curato dal nostro Direttore editoriale Bruno Vespa, che stanno riscuotendo il gradimento dei nostri lettori e inserzionisti, e portando copie alle vendite del giornale. Stiamo lavorando per lo sviluppo di nuovi prodotti editoriali, dedicati agli interessi dei nostri lettori, con un occhio particolare ai giovani e ai ragazzi”.
“Anche nel settore Internet” - ha risposto Riffeser alla domanda di un azionista - ”stiamo investendo per dare una nuova impostazione ai nostri portali. Il focus delle testate ilrestodelcarlino.it,
Alla domanda su come prevede il futuro del gruppo Riffeser ha risposto affermando che “ho una visione positiva: prendendo atto dell’andamento attuale e, a meno di eventi straordinari che esulano dalla nostra portata, contiamo di concludere l’anno in utile. La raccolta di pubblicità nazionale, in questi primi mesi dell’anno, sta portando risultati molto buoni, con incrementi del 10% rispetto allo scorso anno, segnale di una ripresa del mercato. Tutti i giorni il nostro Gruppo compie uno sforzo enorme, solo a livello di produzione ogni notte creiamo 800 pagine diverse, e ritengo che abbiamo l’esperienza e la capacità per rimanere ancora a lungo sul mercato come protagonisti. Crediamo nelle collaborazioni tra gruppi omogenei, come noi e RCS: abbiamo lo stesso DNA, quello dei quotidiani, e tutte le componenti interne delle nostre realtà sono affini. Ma per poter arrestare il calo delle vendite” - ha risposto a chi gli chiedeva della diffusione - ”devono essere create le condizioni per far sì che il giornale vada incontro alla gente. Il Governo non può continuare ad ignorare ulteriormente la situazione. Stiamo attendendo da troppo tempo nuove regole per dare l’opportunità alle edicole di innnovarsi e, allo stesso tempo, liberalizzare la diffusione dei quotidiani nei posti frequentati dai lettori: tabaccherie, bar e panifici, come già succede in tanti paesi esteri. E, soprattutto, il Governo deve capire che ci sono troppe piccole testate che ricevono i finanziamenti dello Stato che, così facendo, agevola solo alcune realtà e non gli editori che lavorano seriamente, assumendo in regola i dipendenti e pagando regolarmente i fornitori. Deve finire il tempo dei contributi a pioggia".
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