Roma, 27 settembre 2016. WhatsApp nel mirino del Garante per la protezione dei dati personali che ha avviato un’istruttoria a seguito della modifica della privacy policy di fine agosto. La modifica mette a disposizione di Facebook alcune informazioni riguardanti gli account dei singoli utenti di WhatsApp, anche per finalita’ di marketing. Il Garante per la privacy ha invitato WhatsApp e Facebook a fornire tutti gli elementi utili alla valutazione del caso: la tipologia di dati; le modalita’ per la acquisizione del consenso; le garanzie per l’esercizio dei diritti sulla privacy. Il Garante ha chiesto inoltre di chiarire se i dati riferiti agli utenti di WhatsApp, ma non di Facebook, siano anch’essi comunicati alla societa’ di Menlo Park, e di fornire elementi riguardo al rispetto del principio di finalita’, considerato che nell’informativa originariamente resa agli utenti WhatsApp non faceva alcun riferimento alla finalita’ di marketing.
Si è mosso anche il garante per la protezione dei dati personali della città-regione di Amburgo, Johannes Caspar, ha vietato a Facebook di raccogliere nuovi dati dei circa 35 milioni utenti tedeschi di Whatsapp e di cancellare quelli già raccolti. Lo riferisce l’agenzia tedesca Dpa. Il garante ha sostenuto che gli utenti tedeschi di Whatsapp devono poter decidere da soli se collegare il loro account a Facebook. Il divieto vale «da subito», in attesa che Facebook presenti ricorsi presso un tribunale di Amburgo.
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