Giovedì 18 Aprile 2024

Nuovi voucher anche per le imprese. Contratto PrestO fino a 5 dipendenti

Ecco la bozza dell’emendamento. Un libretto per i lavori in famiglia

Sit-in di protesta contro i vecchi voucher (Ansa)

Sit-in di protesta contro i vecchi voucher (Ansa)

Roma, 20 maggio 2017 - I voucher 2.0 sono pronti per essere messi in pista. Si chiameranno «Libretto di famiglia» e «Contratto PrestO». La bozza dell’emendamento del governo alla manovrina per dare vita a un nuovo strumento utilizzabile per remunerare le prestazioni di lavoro occasionali è scritta nero su bianco. Ma prima di essere inviata in Parlamento verrà, almeno formalmente, presentata ai sindacati. Un passaggio che si preannuncia delicato, perché la Cgil (che aveva conquistato il referendum abrogativo dei vecchi buoni-lavori, poi cancellati per decreto) non vuole sentire parlare di formule che possano essere impiegate anche dalle imprese. Posizione, questa, anche di Mdp-Articolo 1: «Questo diventa un punto di frattura vero tra noi e il governo», ha detto il coordinatore Roberto Speranza. Anche il presidente dei deputati Mdp, Francesco Laforgia, ha alzato il tiro: «Faremo le barricate». La Cgil è andata oltre con Susanna Camusso che chiede al governo di dare «parere negativo sugli emendamenti». La questione è soprattutto di metodo: «Non ha senso procedere in questo modo. Bisogna discutere prima, non dopo né durante».    Ma vediamo comunque qual è la soluzione predisposta dall’esecutivo. Secondo la bozza che anticipiamo, vengono innanzitutto stabiliti tre tetti per le «prestazioni di lavoro occasionale»: 5mila euro di reddito per ciascun lavoratore; 5mila euro per ciascun committente o utilizzatore (elevabile a 10mila per ingaggio di studenti, pensionati, disoccupati, titolari di ammortizzatori sociali); 2.500 per ciascun lavoratore con lo stesso committente. In secondo luogo possono fare ricorso al lavoro occasionale: le famiglie o le persone per attività di assistenza e cura attraverso il «Libretto di famiglia»; le amministrazioni pubbliche per progetti speciali per disabili, poveri, tossicodipendenti, per emergenze e calamità, per iniziative di solidarietà; le imprese (piccole o piccolissime, fino a 5 addetti), attraverso il «Contratto PrestO». Il compenso per questo tipo di prestazione è esentasse, ma prevede la contribuzione previdenziale e l’assicurazione contro gli infortuni.  Tutta l’attività amministrativa relativa alla gestione delle prestazioni occasionali dovrà essere tracciata e svolgersi online attraverso una piattaforma informatica ad hoc gestita dall’Inps, sulla quale devono registrarsi lavoratori e committenti. 

Fin qui la disciplina comune. Ma se il committente è una famiglia o una singola persona non imprenditore lo strumento da utilizzare assume la forma del «Libretto di famiglia»: si tratta di una sorta di card con buoni prepagati da 10 euro l’uno (per remunerare un’ora di lavoro) acquistabile online o negli uffici postali, impiegabile per piccoli lavori domestici (compresi pulizia e giardinaggio), assistenza ai bambini, agli anziani, ai disabili o per lezioni private. Per tutelare da abusi e garantire i pagamenti, è prevista la tracciabilità di tutti i flussi committente-prestatore, con comunicazione preventiva e accredito automatico dei compensi.    Veniamo ora alle prestazioni occasionali per le piccole imprese. Ebbene, queste possono essere svolte solo attraverso un vero e proprio contratto di lavoro (con tanto di ferie, riposi, Tfr e quant’altro) denominato «PrestO»: è questa la differenza rispetto ai voucher vecchia maniera, che erano senza contratto. Questo contratto è vietato per le imprese con più di 5 dipendenti, in edilizia, negli appalti, nelle lavorazioni pericolose, nella somministrazione di lavoro. La misura minima del compenso orario è di 9 euro, a cui va aggiunta la contribuzione Inail e Inps per la Gestione separata (32%).  Anche per questo tipo di contratto la procedura di attivazione, registrazione, pagamento avviene attraverso la piattaforma Inps online. Il che significa che l’Inps finisce per svolgere il ruolo di soggetto pagatore dei compensi sia per il «Libretto di famiglia» sia per il contratto «PrestO». 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro