Mercoledì 24 Aprile 2024

Ue, Italia a rischio commissariamento. Padoan: "Misure entro aprile"

Dombrovskis: "Impegni chiari e subito". Gentiloni: "Sul terremoto non aspettermo l'ok di Bruxelles". Moscovici: "Cercheremo una soluzione"

Paolo Gentiloni (Ansa)

Paolo Gentiloni (Ansa)

Roma, 2 febbraio 2017 - Tensione tra l'Italia e la Commissione Ue dopo la lettera inviata ieri a Bruxelles dal ministro Padoan. Il titolare di via XX Settembre ha risposto sulla richiesta di correzione di conti da parte di Bruxelles, spiegando che il governo intende ricorrere a tagli alla spesa e alla lotta all'evasione per recuperare quei 3,4 miliardi reclamati dalla Ue. Nessuna "manovra estemporanea" 'ad hoc', ha chiarito però il ministro dell'Economia. La missiva sembra essere stata accolta con freddezza a Bruxelles. I vertici, sorpresi e insoddisfatti, ora invocano chiarezza. La Commissione si aspetta che il nostro Paese prenda "impegni chiari" e "misure precise", ha detto il vicepresidente Valdis Dombrovskis rispondendo a chi gli chiedeva che cosa serva all'Italia per evitare l'apertura di una procedura d'infrazione sul debito elevato.  Provvedimento che, per alcuni, equivarrebbe a una sorta di commissariamento. 

"Abbiamo deciso da sempre di rispettare le regole"

GENTILONI - "Non siamo nella procedura d'infrazione e abbiamo deciso da sempre di rispettare le regole e non entrare in quella procedura nella quale sono un grandissime numero di Paesi europei", ha detto poco dopo il premier Paolo Gentiloni. "L'Italia non fa parte di questo gruppo per tante ragioni legate anche al peso del nostro debito pubblico che ci costringe a una politica di contenimento strutturale", ha aggiunto. Sul governo, a questo punto, aleggia lo spettro commissariamento. "Non descriverei le cosiddette procedure di deficit eccessivo come commissariamenti. E lo dico non per sottovalutarne le implicazioni", spiega il presidente del Consiglio. Per Gentiloni la lettera inviata all'Ue è sulla linea secondo cui "l'Italia rispetta le regole ma senza decisioni che possano avere effetto negativo, depressivo sull'economia". E ancora: "È il momento, penso che tutti se ne rendano conto in Europa, di accompagnare la crescita e prendere quindi nel rispetto delle regole europee le misure nei modi e nei tempi che consentano di accompagnare la crescita e avere effetti contrari".

TERREMOTO - Confermata la richiesta di almeno 1 milardo di euro, da scorporare dal computo del debito, per fronteggiare l'emergenza terremoto. Le risorse saranno comunque messa a disposizione subito, anche senza il via libera della Commissione. "Non è che possiamo aspettare" le "superiori determinazioni: decidiamo e ci prendiamo le nostre repsonsabilità", ha concluso Gentiloni.

Grafico: la manovrina di Padoan (Ansa)

"Una procedura d'infrazione comporterebbe una riduzione della sovranità"

PADOAN - L'ipotesi di una procedura di infrazione da parte della Ue è "decisamente allarmante", ha affermato il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, rispondendo a un'interrogazione parlamentare al Senato, aggiungendo che le misure verranno adottate entro aprile e alcuni interventi verranno presi anche prima, come quelli sulla lotta all'evasione. "L'aggiustamento della dinamica del saldo di finanza pubblica strutturale - ha sottolineato il ministro - è quindi indispensabile per evitare l'apertura di tale procedura. La procedura comporterebbe una riduzione di sovranità sulle scelte di politica economica e soprattutto costi ben superiori per la finanza pubblica del Paese". Quindi, ha proseguito, ci sarebbe "una sottrazione di risorse per la crescita e l'occupazione a seguito del probabile aumento dei tassi di interesse che risentono soprattutto della accresciuta instabilità politica". Per quanto riguarda i tempi il ministro ha riferito che "queste misure verranno adottate al più tardi entro fine aprile con il Def" ed "è molto probabile che alcune misure verranno prese prima" di questa scadenza, come le misure sulla lotta all'evasione che, ha ribadito, "verranno prese prima di questo periodo".

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"Cercheremo una soluzione"

MOSCOVICI - L'obiettivo dell'Eurogruppo è quello di "evitare procedure di infrazione", e "con il mio interlocutore quotidiano Pier Carlo Padoan abbiamo sempre cercato soluzioni e impegni comuni"; dunque anche questa volta, sui conti pubblici dell'Italia, "cercheremo una soluzione insieme", ha affermato il commissario europeo agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici. Sulla riduzione del debito pubblico "ci sono regole che conosciamo e che vanno rispettate, ma sono nell'Eurogruppo da cinque anni, prima come ministro e poi come commissario, e l'obiettivo che condividiamo - ha assicurato Moscovici - è che non vogliamo procedure di infrazione" Il commissario ha insistito che "è indispensabile che l'Italia riduca il suo deficit", aggiungendo che "è un paese nel cuore dell'Eurozona, e deve restare credibile e solido; cercheremo una soluzione insieme. L'euro - ha concluso - è una cosa troppo seria per lasciarlo solo a Francia e Germania. Sarebbe assurdo da parte della Commissione tenere da parte l'Italia, è la terza economia europea".

"DEFICIT OK" - Il rapporto deficit/Pil italiano scenderà al 2,1% quest'anno a seguito dell'aggiustamento richiesto dall'Ue. È quanto emerge dal rapporto sui fattori rilevanti inviato dal Tesoro alla Commissione, in cui si legge che "considerando gli effetti degli imminenti aggiustamenti di bilancio, il deficit è atteso in calo al 2,1% del Pil quest'anno". Il Governo aveva indicato nel Documento programmatico di Bilancio un deficit per il 2017 al 2,3%: in questo modo sarà quindi rispettata la richiesta di correzione del rapporto pari allo 0,2%.

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